Come si fa a vivere con 600 euro per sei mesi? Lo insegna Unlearning


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Anna Pollio e la sua famiglia, composta dal marito regista Lucio e dalla figlia di 6 anni, Gaia (di nome e di fatto), hanno fatto una scelta drastica, radicale sintetizzata, ma con dovizia di particolari, nel documentario Unlearning. Anna è un’insegnante in aspettativa che decide, insieme al marito, di congelare la carriera lavorativa, rottamare l’auto, subaffittare la casa per mantenere il mutuo,

Nella foto Anna Pollio, regista del documentario Unlearning
Nella foto Anna Pollio, regista del documentario Unlearning

preparare scrupolosamente le tappe del cammino, consapevolmente pianificato a monte, che li porterà a vivere con soli 600 euro in sei mesi. Cristallina, oggettiva, senza filtri la rivelazione dei preparativi, dei dati e delle avventure passate in sei mesi in giro per l’Italia, e non solo. La testimonianza di quest’esperienza, infatti, non vuole lasciar credere che basti la buona volontà per stravolgere la quotidianità di una famiglia, ma

Lucio, il papà e la piccola Gaia, protagonisti del documentario Unlearning
Lucio, il papà e la piccola Gaia, protagonisti del documentario Unlearning

intende, e riesce, a mostrare alternative valide di modus vivendi, con i loro pro e contro. “L’esperimento è nato in seguito alla consapevolezza che non reggevamo i ritmi stigmatizzati della nostra società, non stavamo trasmettendo quello che volevamo a nostra figlia – spiega la regista – così siamo andati in cerca di risposte”.  E poi di non minor rilevanza, come lo squarcio del velo di Maya, il pollo a quattro zampe, disegnato da Gaia, quattro come le cosce di pollo vendute al supermercato. Dunque è inevitabile, si parte alla ricerca del pollo perduto, verso i campi e le terre che li ospitano in cambio di lavoro. Durante il loro percorso Anna e la famiglia non devono più sottostare ai vincoli d’ufficio, della scuola obbligatoria, allo stress delle bollette. Nel documentario Unlearning vengono mostrate, infatti, realtà alternative abbastanza radicate e sviluppate, quali la scuola libertaria, dove sono i bambini a decidere della loro educazione, o ancora comunità come il Rainbow, il Villaggio degli Elfi, le famiglie circensi, dove si vive di lavoro spontaneo e in spazi in comune. Volti, luoghi, 38 famiglie diverse, dove sono stati ospitati, rivelati direttamente dalla GoPro di Lucio che filma senza reticenze i momenti di quotidianità contornandole con le ingenue ed esilaranti battute della figlia. Nonostante il tono del documentario Unlearning , finanziato esclusivamente da una raccolta fondi su fb, sia fondamentalmente ironico e gioviale, trapelano anche gli attimi di sconforto e di stanchezza. “Dopo 4 mesi, Gaia, esprimeva il desiderio di tornare a casa. Così ci siamo inventati il Gaia’s Day” confessa Anna. In quel giorno unlearningdecideva tutto la figlia e con quest’escamotage sono giunti fino alla fine, spendendo solo 600 euro e ricchi di esperienze personali. Come hanno fatto? “Tramite il couchsurfing, il baratto, scambiando il nostro tempo e lavoro con il vitto e l’alloggio – risponde Anna Pollio – i 600 euro sono stati spesi per pagarci i passaggi, in cioccolata e in ciò che occorreva necessariamente”. Eppure Anna, Lucio e Gaia, sono tornati alla vita di sempre da circa un anno. “Nessuna delle realtà in cui ci siamo sperimentati, rispondeva alle nostre domande – spiega l’insegnante, tornata al suo lavoro –  è come se avessimo ingoiato un elefante, durante quest’avventura, e dovessimo ancora digerirlo, di certo non siamo tornati gli stessi. Riusciremo a costruirci le nostre risposte personali”.

Il documentario Unlearning è stato proiettato ieri a Catania in occasione del primo cineforum solare alla Palestra Lupo. Ecco le prossime date in Sicilia: 23 ottobre Ragusa,24 ottobre Messina, 25 ottobre Augusta.

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