Compagni di cammino proseguono il viaggio in Sicilia e incontrano rifiuti e degrado


viaggio in sicilia

Un viaggio in Sicilia, a piedi lungo la costa da Taormina a Savoca e Santa Teresa di Riva, lungo ampie spiagge deserte, incontrando purtroppo il degrado, lo scempio della speculazione edilizia e tanti rifiuti. Ma anche godendo dell’insolito clima mite e assolato di metò novembre, scoprendo scorci naturali e fioriture di assoluta bellezza e incontrando persone che amano la propria terra e lottano per difenderla. Questa è stata la terza tappa del viaggio in Sicilia dei Compagni di Cammino, donne e uomini da ogni parte d’Italia che testimoniano con il proprio passaggio la volontà di conoscere genti e luoghi al modo dei pellegrini di un tempo; lento, con sobrietà e in armonia con la natura.
Said Zarrouk più che pellegrino è un nomade: con la jallaba e il turbante blu tipico dei tuareg, è abituato ai lunghi viaggi nel deserto del Marocco, dove da ragazzo conduceva i cammelli e oggi porta i camminatori italiani. Il suo passaggio per le strade di Letojanni si fa notare. La signora Giovanna che prende il sole mattuttino su una panchina del lungomare è curiosa: le bandiere della Compagnia dei Cammini che sventolano sugli zaini le hanno fatto venire voglia di partire. “Che bella idea andare a piedi. Verrei con voi se potessi” e saluta con un sorriso.

foto (14)Le domande più frequenti che ricevono i moderni viandanti sono “Dove andate?” “Da dove venite?”. Giovanni, pescatore sul mare di Sant’Alessio, ci chiede di portare con noi il suo amico che gli siede accanto con la lenza: “Portatevelo via, mi ruba tutti pesci!”.
Il panorama dal promontorio di Sant’Alessio è mozzafiato. Peccato per i condomini in riva al mare, per le scale che salgono al paese coperte di detriti, per le villette che sorgono a ridosso del borgo vecchio, senza lasciare respiro alle antiche pietre del lavatoio miracolosamente sopravvissute alla cementificazione selvaggia.
Ma eravamo partiti con la luce mattutina dell’Isola Bella all’alba (trovate le foto nel diario del blog Compagnidicammino.wordpress.com) e ora approdiamo al bar Eden, un’oasi di ristoro che fa fare pace con il luogo: la pignolata al limone e la granita sono squisite e preparano il gruppo per l’ultima camminata prima della meta. Si dorme a Savoca e Santa Teresa, ospiti di piccoli b&b e dell’Ape, un centro sportivo e culturale che è anche orto didattico, degli scout e del Comitato ionico beni comuni. Vincenzo fa parte invece dell’associazione Sentieri Puliti Forza d’Agrò Taormina: ci ha accompagnati lungo la tappa e stasera ci offrirà una quiche fatta con sua moglie che è francese: è emigrato in Bretagna per 40 anni e ora è tornato nella sua terra per far rinascere “i sentieri che facevo da bambino”.


> La serata è al centro di Santa Teresa per un’altra proiezione del Lo faccio bene Cinefestival, questa volta dedicato ai semi dimenticati. Eva crede nella forza rivoluzionaria della permacultura e spiega che il progetto Sementi Indipendenti è un modo per fare agricoltura dal basso, a piccoli passi, di famiglia in famiglia, per produrre quel che serve con piacere e senza sfruttare la terra. Dall’Etna fino al mare, questa è la volontà della Sicilia che cambia.
> Domani si comincia a salire sui Peloritani.

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