Per il Circuito del Mito Etta Scollo e Matilde Politi


Etta Scollo

Etta ScolloIl Circuito del Mito promosso dall’Assessorato regionale al Turismo – per lo spettacolo di Acireale, in collaborazione con la Città di Acireale, Assessorato alla Cultura – con la direzione artistica del regista Salvatore Presti, propone al pubblico altre due grandi interpreti musicali, d’origini siciliane, e affermate in tutta Europa. Sono la catanese Etta Scollo e la palermitana Matilde Politi. La prima, emigrata in Germania da anni e tra le più note folk singer al mondo. La seconda, residente in Sicilia ma proiettata all’estero.

 

Il progetto, realizzato in collaborazione con Goethe – Institut di Palermo è un omaggio alla femminilità e all’isola ed è costruito mettendo insieme due progetti musicali e vocali diversi ma complementari: Sicilia Mater di Etta Scollo e Ma(d)re di Suoni del gruppo Onda Mediterranea con la Politi. Attraverso canti, testi, musiche e suoni, il programma rappresenta, e non solo metaforicamente, una Sicilia di oggi, produttiva, forte e severa, ma anche poetica e lirica come da sempre, nella storia, essa ha dimostrato di saper essere.

Etta Scollo, che risiede in Germania (tra Berlino e Amburgo) e che, tra le tante produzioni artistiche, vanta un ruolo da protagonista in un film prodotto dal Goethe-Institut nei quadri di un gemellaggio cinematografico Sicilia-Germania, sarà protagonista anche ad Acireale (oltre che Cefalù) con un concerto in prima esecuzione italiana, del suo spettacolo Sicilia Mater: Martedì 17 gennaio ore 21 al Teatro Maugeri di Acireale. Ingresso libero.

 Sicilia Mater mette in rilievo la figura storica e mitologica della Sicilia al femminile attraverso un percorso musicale che parte dalle sue tradizioni per arrivare fino ai giorni nostri nei versi di alcuni poeti contemporanei e nelle composizioni di Etta Scollo. La cantautrice catanese si esibisce insieme a due musiciste berlinesi e a due musicisti siciliani esperti del repertorio di tradizione mediterranea. Scelta mirata a esaltare un doppio confronto tra passato e presente, tra un medioevo che ritorna nei suoni di una tradizione musicale mediterranea ancora viva e tra questa stessa tradizione e un’idea “continentale“ di modernità insita nella poesia di oggi.

 

 

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