Assegnati i premi Ninfa Galatea


“Ridare vita ai beni sottratti alla mafia, utilizzando le oltre 2500 strutture confiscate, creando spazi per la cultura e tanti nuovi posti di lavoro”. Questo l’argomento principale della VII edizione del Premio Ninfa Galatea, ideato e promosso da Enzo Zappulla, presidente dell’ Istituto Storia dello Spettacolo Siciliano. Nella storica cornice del Lido dei Ciclopi, bene ambientale confiscato alla mafia e gestito dallo Stato tramite un amministratore finanziario, Giuseppe Giuffrida, la presentatrice Anna Pavone ha annunciato i nomi dei vincitori; la giuria di qualità presieduta da Sarah Zappulla Muscarà e composta da Fulvia Caffo, Elena Ciravolo, Margherita Spampinato, Rawdha Zauochi – Razgallah ha assegnato il premio Ninfa Galatea 2013 per la Letteratura alla giornalista e scrittrice Alba Donati per il libro di poesie “Idillio con cagnolino”, Fazi Editore. Una raccolta di liriche sulle grandi ingiustizie sociali della Storia e della nostra epoca, attraverso il racconto di tre donne l’una specchio dell’altra: una figlia in epoca “digitale, una madre cresciuta nel periodo del boom economico e una nonna “arcaica e post bellica”.

 

“Questo libro parla della mio quotidiano e della mia esperienza di donna e di madre – spiega Alba Donati – e le poesie più significative, per me, sono nate dalla semplice riflessione di mia figlia sulle tante atrocità umane”. Le liriche più belle sono state lette magistralmente dall’attrice Valentina Ferrante. A fine serata, come di consueto, sono state sorteggiate e donate alcune copie del libro al pubblico.

Per la sezione Teatro si aggiudica il prestigioso premio la giovane e promettente attrice catanese Valeria Contadino; versatile e di forte personalità, capace di passare con naturalezza dal registro drammatico a quello comico farsesco, dalla drammaturgia classica al teatro di tradizione dialettale, a testi di autori contemporanei. “Ricevere un premio è sempre fonte di gioia – descrive visibilmente emozionata Valeria Contadino – amo il mio lavoro e non potrei immaginare la mia vita senza il teatro”. Prima di accomiatarsi dalla scena ha regalato al vasto pubblico presente una chicca teatrale del suo repertorio recitando un brano del “Birraio di Preston” di Andrea Camilleri. Forti ed incisive le parole di Giovanni Salvi, procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale di Catania, nel ricordare i tanti traguardi raggiunti nella lotta alla mafia e i tanti ancora da raggiungere. “Sono pochi i terreni e le strutture confiscate alla mafia riutilizzate a scopo culturale – sottolinea Giovanni Salvi –  bisogna usare la cultura per combattere l’illegalità”.

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