Dopo 18 anni al Bellini di Catania torna “L’italiana in Algeri”


Dopo la pausa estiva, riapre la stagione lirica a Catania. L’italiana in Algeri, la penultima opera della stagione 2012, che si concluderà con la Traviata a novembre.  L’opera di Rossini, è stata presentata questo pomeriggio nel foyer del teatro Massimo Bellini di Catania, durante il ciclo di conferenze “Preludi all’Opera” che si svolge in collaborazione con la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università della città etnea.

L’italiana in Algeri, opera di Giochino Rossini, è una storia vera, in cui si racconta di una donna milanese rapita e condotta ad Algeri durante i primi anni dell’800. Si dice che Rossini scrisse l’opera in soli 18 giorni.  L’italiana in Algeri mancava dal Teatro Massimo Bellini dal dicembre del 1994, dunque da ben 18 anni. La regia è curata dal conduttore televisivo, Michele Mirabella, che in pochi sanno essere anche ottimo regista d’opera.

 

L’italiana in Algeri è un’, opera buffa che fu rappresentata per la prima volta nel 1813 al Teatro San Benedetto di Venezia. Stendhal l’ha definita “la perfezione del genere buffo”.

 

Oggi pomeriggio, oltre al  direttore d’orchestra Giuseppe La Malfa e al regista Michele Mirabella,  era presente il  musicologo Saverio Lamacchia, docente della storia della musica all’Università di Udine. La presenza di Lamacchia non è casuale:   è infatti, uno dei maggiori esperti di Gioacchino Rossini e di drammaturgia musicale del Sette-Ottocento.  Fondamentale nella spiegazione di Lamacchia è  il rapporto tra opera e committenza, e ovviamente la vocalità e la messinscena.

Dal 26 ottobre al 3 novembre, gli intenditori potranno assistere all’opera in cui sarà presente anche il baritono siciliano Simone Alaimo, nella parte di Mustafà.

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