Bando Pid: 240mila euro per le imprese siciliane


pid punto impresa digitale

È rivolto alle imprese di tutti i settori, situate nelle province di Catania, Siracusa e Ragusa, il bando Pid Punto impresa digitale. A disposizione delle aziende che vogliono approdare al digitale ci saranno duecentoquaranta mila euro in voucher da incassare probabilmente entro giugno.

I Pid sono la risposta delle Camere di commercio alla richiesta del Mise di realizzare un network di punti informativi e di assistenza alle imprese sui processi di digitalizzazione. Il progetto si inserisce all’interno del Piano nazionale Impresa 4.0 varato dal Governo per dare vita alla quarta rivoluzione industriale in Italia. Il bando è già on line sul sito camerale www.ctrgsr.camcom.gov.it.

I contributi delle Camere di Commercio verranno erogati in tutta Italia sotto forma di voucher e sono destinati alle micro, piccole e medie imprese di qualunque settore; in Sicilia orientale il tetto massimo consentito è di cinquemila euro a progetto con copertura fino al 75% di spesa. Le imprese interessate devono avere sedi legali e/o unità locali produttive nelle aree di Catania, Siracusa e Ragusa.

A disposizione delle aziende non ci saranno soltanto nuove attrezzature da installare in azienda, ma anche strumenti di conoscenza e formazione. A questo scopo sono stati attivati due sportelli Pid, uno a Catania e uno itinerante tra Siracusa e Ragusa. «Digitalizzare non significa dimenticare le tradizioni, ma significa innovarsi e in questo caso anche saper puntare ad un obiettivo comune collaborando tra imprese dello stesso territorio. Questo, per la Camera di Commercio del Sud Est, significa favorire possibile sinergie territoriali su obiettivi comuni» spiega il presidente della Camera di Commercio del Sud Est, Piero Agen. La valutazione dei progetti sarà effettuata da un nucleo di valutazione formato da esperti. Il segretario Alfio Pagliaro ha illustrato la misura indicata dalla Camera che prevede «l’aggregazione tra più imprese con a capo un soggetto proponente. La scelta dell’aggregazione – chiosa – è la più indicata perché prevede un soggetto unico che indicherà le esigenze reali delle imprese partecipanti. Sappiamo che questa missione non è semplice, ma ci aspettiamo un buon numero di adesioni e speriamo soprattutto nella comprensione del vero spirito del Pid, creato dal sistema camerale in sintonia con il Ministero per lo Sviluppo economico». Secondo quanto spiega il vice presidente Salvatore Politino «l’offerta camerale si declina su quattro principali tipologie di servizi: servizi informativi di supporto al digitale e all’innovazione; di assistenza, orientamento e formazione sul digitale; di interazione con i Competence Center, i Dhi (Digital innovation hub) l’Edi (Ecosistema digitale per l’innovazione), e le altre strutture partner nazionali e regionali; servizi specialistici per la digitalizzazione in collaborazione con aziende speciali e le altre strutture del sistema camerale».

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