Col Taranta Fest il folk siciliano è da esportazione


Taranta Fest
Francesca Incudine

Dodici musicisti siciliani in partenza per Budapest per diffondere la cultura musicale popolare dell’Isola. Ha un’anima internazionale la XIII edizione del Taranta Fest, il festival di promozione e valorizzazione del folk siciliano e del Sud Italia organizzato come ogni anno dall’associazione culturale Il Tamburo di Aci, presieduta da Davide Urso, noto anche per essere uno dei fondatori de I Beddi Musicanti di Sicilia. Il 12 e il 13 luglio le formazioni legate al cantautore messinese Mimì Sterrantino, alle cantautrici ennesi Francesca Incudine e Roberta

Roberta Gulisano

Gulisano e alla folk singer palermitana Valentina Balistreri suoneranno all’Anker’t della capitale magiara per poi ritrovarsi il 31 luglio in piazza Umberto I, sotto il Municipio di Zafferana Etnea che ha scelto di ospitare la festa musicale dedicata alle migliori leve del nuovo folk isolano. Questa edizione vede come protagonisti quattro giovani cantautori siciliani che hanno fatto arte delle loro radici popolari, miscelando con maestria il folk con generi moderni, creando stili innovativi molto apprezzati dal pubblico. Mimì Sterrantino, Francesca Incudine, Valentina Balistreri e Roberta Gulisano sono stati selezionati per rappresentare la nuova musica siciliana all’estero. Davide Urso: «L’associazione Il tamburo di Aci ha vinto il bando S’illumina della Siae,

Mimì Sterrantino

per la promozione dei giovani artisti sotto i 35 anni, e nel bando è prevista anche la possibilità di organizzare tour in Paesi esteri. Noi come associazione abbiamo scelto l’Ungheria perché ci sono realtà associative magiare che promuovono la cultura italiana, come l’associazione ViviBudapest formata da ungheresi appassionati di culture italiane. Durante i giorni della nostra permanenza a Budapest promuoveremo la realtà musicale popolare della nostra Sicilia, che è tra gli obiettivi sociali della nostra associazione. Oltre ai concerti porteremo la mostra di zampogne dell’associazione Area Sud, i workshop di Francesca Incudine (tamburello) e Giorgio Maltese (marranzano e friscalettu), laboratori di danza popolare del Sud Italia, e un momento ricreativo per bambini». Taranta Fest, nato per dare voce al folk della Sicilia e del Sud Italia, Calabria e Campania in primis, dopo aver girato mezza Sicilia nelle XII edizioni precedenti, finalmente ha una svolta

internazionale. Urso: «Abbiamo scelto tre cantautori e una interprete che nel loro percorso artistico si rifanno alle radici del folk. Mimì Sterrantino, che suona con i suoi Accusati o con i Beddi, deve le sue radici folk al padre, ancora attivo a Castelmola. Le ennesi Francesca Incudine, neovincitrice della targa Tenco per l’opera in dialetto con il suo secondo album “Tarrakè”, e Roberta Gulisano, oggi attiva nella canzone d’autore, ha fatto parte con la Incudine, dei Triskele, storico gruppo di ennese di folk revival. Valentina Balistreri, originaria del Palermitano anche se ormai vive a Reggio Calabria, canta il repertorio di Rosa Balistreri di cui è parente alla lontana». Musica, workshop, mostre e danza gli ingredienti principali del Tarantafest, attività collegate tutte alle tradizioni popolari isolane. Due intense giornate di attività per la parte ungherese del festival, che accoglierà laboratori di danza, di costruzione di strumenti pastorali e un workshop di tamburello siciliano. Tutti i laboratori saranno gratuiti ma a numero chiuso. Il culmine delle due giornate vedrà l’esibizione dei quattro artisti principali. La tappa siciliana si svolgerà a Zafferana Etnea, che ospiterà l’evento conclusivo del festival, dove i quattro talenti siculi si esibiranno insieme davanti al loro pubblico.

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