Underground Clarinet’s souls, il progetto dedicato all’incontro tra i popoli


Underground

Venerdì 1 settembre alle ore 21.00 nell’Oratorio di San Mercurio (vicolo San Giovanni degli Eremiti) a Palermo tra i magnifici stucchi del Serpotta andrà in scena una nuova performance creativa tra musica e recitazione Underground Clarinet’s souls, ideata dal clarinettista e compositore Giovanni Mattaliano (musiche, regia, testi e clarinetto basso) con Salvatore Spera (clarinetto), Daniele Schimmenti (percussioni e hang drum), Maria Paola Marsala (pittura estemporanea e danza).

Dodici brani per un concertismo in dialogo tra due fiati, l’uno principio e specchio dell’altro. “È un’idea che mi balenava da tempo, quella di sondare l’invisibile cercando di materializzarlo attraverso la scena del suono e del movimento” – racconta Giovanni Mattaliano. La musica è uno degli elementi di cui l’uomo dispone, collegata col mistero del cosmo e i clarinetti sono strumenti senza limiti, possono scavare e trovare tante fonti energetiche da donare alla gente, con un’arte che accarezza sempre la bellezza”. La ricerca della bellezza, continua – apre senza dubbio le porte del sogno immortalando le strade dell’uomo, è un tema vastissimo che riguarda la vita dei popoli di tutto il mondo. L’uomo cerca di risollevarsi continuamente attraverso le speciali e un pò magiche capacità camaleontiche. Personalmente cerco sempre le strade dell’arte che mi riconducono verso quella bellezza tanto particolare quanto universale dell’espressione più alta del pensiero: amore e vita in ogni collettività fedele alle proprie origini”.

L’ensemble di artisti, che non viene mai scelta a caso, da quanto racconta Giovanni Mattaliano, intraprenderà un viaggio in dodici dimensioni sonore diverse, immaginando di attraversare l’anima festosa di tanti popoli dal lungo fiato. Un’estemporanea musicale alla ricerca di istinti primordiali, avvolti dalla danza e dalle riflessioni di colori di scena risuonati dai ritmi di antiche percussioni. I fiati, virtuosi, ammalianti, tentati in avanti, suonati dallo stesso clarinettista e dal giovane siciliano di gran talento e dal sensibilissimo animo, Salvatore Spera, ritroveranno la via dell’arte. La scena si apre con tanti dialoghi tra i clarinetti, dedicati all’incontro tra i popoli, l’utilizzo delle percussioni sarà la voce ritmica che accompagnerà diversi momenti. Varie musiche sono state scritte per l’occasione frammiste ad altri brani del repertorio compositivo dello stesso G.Mattaliano, spesso ispirato all’anima mediterranea. In scena, la pittrice dalle vesti gotiche Maria Paola Marsala arricchirà il sogno dei presenti.

Il poliedrico musicista, compositore e anche produttore artistico, ha ideato negli ultimi anni decine di spettacoli musicali: “I Suoni dell’isola”, “Quell’unico fiato”, “Colori d’anima mediterranea”, “Fiati di corde”, “Soteira”, “Spirit” e altri, oltre a diverse rassegne d’arte, la scrittura di poesie e il recente Clarinet Sicily Festival svoltosi nel mese di luglio a Cefalù. “Sono da sempre affiancato dal benessere interiore, continua. Progetto poco del mio futuro, tranne di ciò che vivo, sognando le scene delle verità dell’arte. Ai giovani non consiglio altro che amare il proprio prossimo, di sfidare la vita con le armi della percezione, studiare tanto qualsiasi fonte rigenerante, incontrare la passione lasciandosi guidare da essa. I miei spettacoli sono frutto d’immaginazione pura, concerti con scene aperte, amo tanto stare vicino alla gente, andando con essa verso viaggi immaginari”.

L’evento è organizzato in collaborazione con l’associazione Amici dei Musei Siciliani, l’associazione Fare per Migliorare e l’etichetta discografica Jazzliveimprovisation.

Articolo Precedente In viaggio tra i parchi tematici dell’ Emilia Romagna
Articolo Successivo Wondertime Catania, la prima mostra diffusa con più di 130 artisti

Scrivi un Commento

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *