Emanuele Puglia: “Stia attento alla propria coscienza chi specula sui più deboli”


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Sicilia e Donna, insieme al nostro media partner Siciliajournal, ha accolto la richiesta degli organizzatori della XXII edizione de “La Festa della vita”, creata da Giovanni Zappulla e  promossa dai gruppi Lions Acitrezza Verga, Rotary e Kiwanis con il contributo artistico de l’Accademia delle Belle Arti di Catania, di collaborare per la serata di beneficenza dedicata a Laura Salafia vittima innocente di una società criminale.

Incontriamo l’attore Emanuele Puglia, volto di quest’iniziativa insieme ad altri colleghi, che con la sottile sagacia ed arguzia ci spiega la sua opinione su cosa significhino oggi parole come sostegno, fratellanza ed unione.

Cosa significa oggi fare solidarietà?

“La domanda, in sé per sé, è giusta ma solo alla luce di quell’avverbio, “oggi”, che ne determina il senso. L’uomo è, almeno è sempre stato, un “animale sociale”. Lo spirito solidale dovrebbe essere, quindi, insito nella sua natura. La società nella quale viviamo, purtroppo, ha mortificato sempre più concetti come altruismo, compassione nell’accezione più nobile del termine, filantropia, solidarietà … esaltando, di converso, uno sfrenato individualismo, narcisismo, egocentrismo, egoismo… e tutti gli ismi deleteri, esiziali, che ne seguono e che ci rendono sempre più soli, aridi, vuoti, inutili. Ri-scoprire che esiste un “prossimo”, a prescindere dal Credo che si professa o meno, e che, apparentemente, ha bisogno di noi, in realtà siamo noi tutti ad averne molto di più, non può che essere positivo e come singoli e come collettività”!

Oggi, spesso, dietro tanto buonismo si celano falsi interessi. Hanno un senso, secondo lei, queste serate di beneficenza?

“Anche il semplice fatto che, negli ultimi anni, sia stato coniato il termine “buonismo”, con quel suffisso che sta ad indicare un’accezione negativa, è un sintomo della diffidenza serpeggiante tra gli esseri umani. Quando, tanti anni fa, ero un volontario impegnato nell’ambito della Caritas, non mi ponevo neanche il dubbio che dietro tutto quel movimento si potesse celare un interesse diverso da quello della solidarietà! Ben vengano iniziative del genere… e, se poi, qualcuno vuol speculare si arrangi con la propria coscienza e con l’immagine deturpata che lo specchio gli rimanderà ogni mattina… non ci sarà sapone sufficiente a lavargli via quella patina di sporcizia auto.procuratasi! Quest’ultima affermazione è, al contempo, una consapevolezza, un augurio e un anatema”!

L’estate per gli attori è tempo di serate e spettacoli. quali sono i suoi prossimi impegni?

“Ad esser sinceri, la crisi che ci attanaglia fa sì che non vi sia più tanto lavoro come un tempo. Fino a qualche giorno fa, io stesso ero convinto che sarei rimasto spaparanzato al sole fino a settembre… invece, qualcosa si è mossa, quindi, ai primi d’agosto sarò tra gli interpreti, a Noto, de “Le Confessioni”, l’originale lavoro di Walter Manfré nel quale gli attori recitano deliranti monologhi, vis à vis, con un solo spettatore alla volta. da ferragosto ai primi di settembre, sarò Virgilio, in un adattamento della Divina Commedia con la prestigiosa partecipazione di Giuseppe Pambieri, in giro per la Sicilia. A settembre, infine, riprenderò due spettacoli a me molto cari: “Il Conto delle Lune” e “L’Alba del Terzo Millennio” con i miei amici/colleghi Egle Doria e Cosimo Coltraro. Adesso, tanto per tenermi in allenamento, per un contesto molto “intimo”,debutto a fine luglio, sto preparando “L’Orso” di Cechov, mio vecchio cavallo di battaglia”!

Non stiamo attraversando un periodo facile sotto tutti i punti di vista. Cosa consiglia a chi intende intraprendere la sua stessa strada?  “Onestamente? Provateci pure ma siate obbiettivi con voi stessi! Cercate il confronto, auspicatevi le critiche (costruttive), non lasciatevi lusingare né, tanto meno, illudere dal plauso amichevole, analizzate con franchezza i progressi o la loro assenza, quindi… valutate se sia il caso di un’onorevole ritirata o proseguire su un percorso irto di difficoltà, sacrifici, disillusioni e, qua e là, qualche gratificazione! Troppo duro? Beh, potete sempre sperare in una botta di… “fortuna” o nelle classiche raccomandazioni ma sappiate che, non basteranno più! Ah, e non sperate di diventare “ricchi e famosi”… come diceva il poeta, “uno su mille ce la fa”!

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