Enzo Barillà fa “Il punto dell’astrologia”


Enzo Barillà
Enzo Barillà

Il punto dell’Astrologia è il nuovo libro scritto da Enzo Barillà. È stato presentato in Sicilia in due occasioni: a Ragusa alla libreria Ubik e a Catania alla libreria Mondolibri. Entrambi gli eventi sono stati organizzati dai delegati CIDA (Centro Italiano Discipline Astrologiche) rispettivamente delle due città: Pippo Palazzolo, Giuseppe Rodante e Liliana Cosentino.
Abbiamo incontrato l’autore, un signore dall’eloquio pacato e gentile, ma contemporaneamente concreto.
Dr. Barillà, dalla sua biografia, si nota come la sua formazione sia tutt’altro che umanistica o filosofica, da cosa è scaturito allora questo suo profondo interesse sia per l’Astrologia che per la psicanalisi jounghiana?
“In effetti, l’influenza della mia famiglia, mi ha indotto a frequentare ragioneria, e da lì la scelta, che per l’epoca era obbligata, della facoltà di Economia e Commercio, per arrivare all’impiego in banca; ma se allora un astrologo mi avesse fatto l’oroscopo, si sarebbe senz’altro reso conto della mia predisposizione ad interessi di tipo più metafisico.” Si interrompe, come a riassumere le esperienze vissute e prosegue: “ più che astrologo preferisco definirmi uno studioso di Jung con orientamento astrologico”.

Il libro Il punto dell'astrologia di Enzo Barillà
Copertina del libro Il punto dell’astrologia di Enzo Barillà

Qual è stato il momento in cui lei ha incontrato queste discipline?
“Alla fine della scuola media superiore, una compagna di classe mi regalò un libro di Jung che conservo ancora: “Il problema dell’inconscio nella psicologia moderna” libro che cominciai a leggere con maggiore consapevolezza diversi anni più tardi. Nel ’74 mi trovavo a Londra per lavoro, e poiché mi sentivo a disagio ho deciso di cercare un aiuto esterno; lo trovai in un medico americano che si occupava di analisi junghiana di gruppo, ho partecipato a questi incontri e mi sono tanto appassionato all’opera di Jung da studiare tutte le sue opere man mano che venivano date alla stampa e tradotte”.
Dunque dal momento che Jung è morto negli anni sessanta e che il suo pensiero all’epoca era poco conosciuto, lei si è comportato come un vero discepolo….
“In effetti lo considero come un maestro di vita. Quasi contemporaneamente, in quegli anni il mio coinquilino, un avvocato, volle farmi l’oroscopo, ed io rimasi davvero stupito di quanto fosse rispondente alla realtà l’interpretazione astrologica che veniva fuori solo dai miei dati anagrafici. A questo punto l’interesse era nato ed allora conobbi il libro di Astrologia più importante per quell’epoca: il trattato di Astrologia di Sementovski Kurilo, libro che mette in risalto le caratteristiche psicologiche del soggetto studiato, più che soffermarsi sugli avvenimenti che possono essere previsti. Questo, ovviamente rinforzava l’orientamento che stavo dando ai miei approfondimenti. In seguito mi sono interessato allo studio del maggiore astrologo francese: Barbault che ha composto un’opera davvero vasta. Anche la caratteristica di quest’autore è quella di porre attenzione ai meccanismi caratteriali del soggetto studiato”.
Per questo, lei dunque si definisce uno junghiano con indirizzo astrologico? Può chiarirci meglio di cosa si tratta?
“L’opera di Jung è davvero enorme, e contempla molti interessi: i miti, le filosofie orientali, ed anche l’Astrologia, ecco a me è interessata o per meglio dire, ho approfondito la parte che riguarda lo studio dell’astrologia, dei miti, degli archetipi rappresentati nell’oroscopo, attraverso lo studio della carta natale. La psicanalisi junghiana ritiene che alla nascita la persona non nasca come una “tabula rasa”, ma dentro l’inconscio esistano dei concetti che lui chiama “archetipi” che si sono espressi nelle civiltà attraverso i miti. Osservando la volta celeste, gli antichi studiosi, osservarono la disposizione, il disegno che formavano i vari gruppi di stelle ad ognuno di essi fu attribuita una storia, appunto un mito e in modo particolare, fu notato come lo spostamento dei corpi celesti corrispondesse ad avvenimenti concreti nella vita delle persone”.
Tutto questo è interessante, ma come si perviene allora ad una interpretazione astrologica?
“Si cerca di studiare l’abbinamento, o per meglio dire, l’accostamento tra gli atteggiamenti, funzioni junghiane con segni zodiacali, pianeti e tutte le simbologie tipiche dell’Astrologia una corrispondenza tra tipologia caratteriologica ed Astrologia. Mi sono soffermato ad analizzare le carte natali di personaggi storici di grande spessore, persone che con le loro decisioni hanno influito sul destino di molti. Mi riferisco a Giovanni Calvino, Martin Lutero, Camillo Benso Conte di Cavour, Giuseppe Mazzini, Giuseppe Garibaldi e tanti altri che con la loro passione e determinazione, si sono fatti promotori di una idea, un messaggio emerso dal loro intrinseco modo di essere, in alcuni casi impetuoso (come nel caso di Garibaldi che incarna l’archetipo dell’Eroe Solare) o in altri casi di estremo rigore (come Calvino) e così via….
Si osserva come la fisicità, la vita personale, le eventuali patologie, il modo di reagire agli avvenimenti sono tessere di un mosaico coerente, la psicologia junghiana e l’Astrologia sono solo due metodiche di lettura del personaggio”.
Cosa rappresenta nel suo intendimento, questo libro “Il punto dell’Astrologia” uscito da pochi mesi in libreria?
“La ringrazio per la domanda, ho voluto sintetizzare il lavoro di una vita, non si tratta di un testo di tecniche astrologiche, ma piuttosto di un interfaccia tra le due discipline, i ritratti astrologici che propongo contengono sia l’interpretazione junghiana che quella tipica astrologica. E’ un testo che può essere compreso benissimo anche da chi non è proprio addentro alla materia”.

presentazione del libro di Enzo Barillà
Un momento della presentazione del libro di Enzo Barillà a Catania

In tutto questo, come si colloca la previsionalità tipica dell’Astrologia?
“Si può prevedere la reazione ad un avvenimento, considerando la struttura, appunto il tipo psicologico, rispetto ad uno stimolo che è rappresentato dal passaggio di un pianeta. Naturalmente, il livello di consapevolezza della persona, ovvero il livello di individuazione, (che è in sostanza il riconoscimento della propria natura, dei propri punti di forza o dei punti di fragilità), rappresenta ciò che viene definito “libero arbitrio”; si può esprimere in misura sempre maggiore a seconda appunto del livello di individuazione”.
A questo punto …. Devo chiederle, ma lei…. di che segno è?
“Sono nato sotto il segno del Cancro, con l’Ascendente nella Vergine ed un Saturno molto forte”.
Allora tutto torna… la Vergine precisione, discrezione, ragioneria. Saturno approfondimenti, concentrazione, ancora discrezione, lavoro in solitudine, Cancro sguardo al passato, alle origini, in questo caso i meccanismi dell’anima. Un mix perfetto!

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