Salvo Sottile:”La cronaca nera viene spesso usata come doping”


Nella foto il giornalista Salvo Sottile, alla Feltrinelli di catania per presentare il suo libro Cruel. Foto Angela Marina Strano
Nella foto il giornalista Salvo Sottile, alla Feltrinelli di catania per presentare il suo libro Cruel. Foto Angela Marina Strano

Alla Feltrinelli di Catania è stato presentato il nuovo romanzo del giornalista Salvo Sottile. Si tratta di “Cruel”, edito da Mondadori. Dal titolo traspare il genere: un thriller che tratta di un omicidio crudele avvenuto a Roma. Il protagonista è un giornalista, Mauro Colesani, uomo passionale e inviato del magazine “Cruel”. I personaggi del romanzo sono numerosi e tutti pensano di poter scoprire la verità sull’omicida, ma in realtà la verità non è una sola e occorre cercarla. Una figura particolare è quella del commissario Vincenzo Sciuto, che si contrappone al carattere di Mauro. Con questo libro, Salvo Sottile, incanala nella scrittura la sua esperienza di giornalista e la conoscenza del mondo della cronaca nera. Moderatore della presentazione è stato Salvo La Rosa, che ha raccontato degli inizi professionali di Salvo Sottile in Sicilia, quando lavorava per La Sicilia e Telecolor e faceva il corrispondente per Mediaset nella Palermo difficile. Non sono mancate domande sul libro e sul lavoro. Noi lo abbiamo intervistato a fine presentazione e gentilmente ci ha raccontato di cosa c’è di autobiografico nel suo romanzo e di alcuni ricordi legati alla sua terra.

Come è nata l’idea del romanzo?

Nasce da un dettaglio che c’è nelle pagine del libro. Ognuno dei personaggi potrebbe essere un colpevole possibile, ma c’è un dettaglio che svela alla fine il vero colpevole. Il lettore è ingannato continuamente dalle apparenze, dovrà distogliersi dalla storia e cercare di non seguire le sue convinzioni. Per arrivare alla verità dovrà guardare con distacco i protagonisti.

Cosa c’è di autobiografico in queste pagine?

Tanto. Il protagonista è un giornalista come me e mi somiglia un po’ nel carattere e nel fatto di essere caparbio. Non si accontenta delle apparenze, ma va fino in fondo. C’è un po’ di me in tutti gli altri personaggi. Vincenzo Sciuto, il commissario, è un personaggio che ho voluto dedicare a mio nonno. Si chiama come lui e ha il suo modo di fare. Ho dei ricordi bellissimi legati alla sua figura. Era un capostazione a Cefalù e da piccolo ho trascorso tanti momenti insieme a lui, quando i miei genitori lavoravano.

Oggi, la cronaca nera viene trattata in qualsiasi momento della giornata. C’è un limite fra informare e speculare?

Certo. La cronaca nera viene spesso usata come doping, per accrescere il numero degli ascoltatori. La gente è attratta da questi argomenti perché spesso s’immedesima nella vittima o nel carnefice. Ma quando si esagera si rischia di fare un danno maggiore sia all’inchiesta che alle vittime. Lo spirito con cui ho fatto Quarto Grado era quello di dare voce a chi non era ascoltato e soffriva. Quindi, mettere l’informazione al servizio della gente.

Salvo Sottile e Salvo La Rosa moderatore della presentazione del libro di Sottile. Foto Angela Marina Strano
Salvo Sottile e Salvo La Rosa moderatore della presentazione del libro di Sottile. Foto Angela Marina Strano

Che cosa ricorda della Sicilia con più emozione?

I profumi, il mare e i luoghi. Adesso vivo in una città molto grande e ho perso un po’ il contatto con le cose belle della Sicilia. L’odore di casa mia di quando ero bambino, mi manca. Ricordo che quando tornavo a casa trovavo mia nonna o mia madre che cucinavano, quindi alcuni ricordi sono legati agli odori del cibo.

Lei ha una lunga esperienza nella cronaca nera. Le piacerebbe lavorare ad un nuovo argomento?

La scorsa estate mi sono occupato di politica e mi sono anche divertito. A me piace raccontare storie, non necessariamente nere. Mi piacerebbe parlare di questo Paese. Quando lavoro, ho bisogno di divertirmi. Ho staccato per un periodo dalla televisione e ho preso del tempo per scrivere il libro. Adesso, sto preparando una trasmissione per aprile che andrà in onda a La7, ma non posso svelare di più.

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