Start Cup Catania, due team siciliane alla finale del Premio Nazionale


start cup sicilia

Sima ed Eclat sono i due team che si sono classificati rispettivamente al primo e secondo posto a Start Cup Catania, la business plan competition promossa dall’Università di Catania (Area Terza Missione), in collaborazione con l’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Catania e con il supporto di Creval e Farmitalia, disputeranno la finale del Premio Nazionale per l’innovazione, in programma il 29 e 30 novembre a Verona, organizzata dal PNI Cube.

Entrambi i team catanesi sono risultati fra i sei team siciliani ammessi dopo avere partecipato alla finale di Start Cup Sicilia, tenutasi lo scorso 22 ottobre a Palermo alla presenza del delegato del rettore ai Rapporti con le Pmi, trasferimento tecnologico e start up Rosario Faraci, e dei dottori Mauro Randazzo e Aldo Missale dell’Area di Terza Missione – Servizio di trasferimento tecnologico dell’Università di Catania.

Sima propone un applicativo mobile che, attraverso l’uso di apposita sensoristica, consente l’acquisizione di dati di marcia di un veicolo e fornisce assistenza virtuale nella compilazione della Constatazione amichevole di Incidente Stradale (Cid), a fini assicurativi, e strumenti di Big Data per la Sicurezza Stradale.

Eclat è una società, ad alto contenuto tecnologico che vuole affermarsi come partner regolatorio e scientifico per lo sviluppo del settore Rrp (Reduced Risk Product – Prodotti a Rischio Ridotto), prodotti alternativi e dai rischi potenzialmente ridotti rispetto al fumo di sigaretta.

L’edizione 2018 di Start Cup Sicilia è stata vinta dal team palermitano di Amed Srl che intende sviluppare e produrre mediante stampa 3D uno stent-graft innovativo fenestrato o ramificato. Lo stent-graft, con il dispositivo di rilascio (oggetto del brevetto) viene utilizzato nel trattamento dell’aneurisma dell’aorta. Lo sviluppo sperimentale e la produzione di tale stent-graft rappresenta un’innovazione sia in termini di design dell’endoprotesi e del dispositivo di rilascio associato, sia per quanto concerne la riduzione dei rischi e dei tempi di intervento chirurgico.

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