Basket in carrozzina: una vittoria, due sconfitte


Il lungo weekend di campionato di serie B, si è concluso domenica 4 marzo a Lecce, per la squadra di basket in carrozzina “Inail Dinamic Center Trapani” con il bilancio di una vittoria in casa e due sconfitte in trasferta.

Forte della vittoria al Pala Cardarella di Erice, conseguita due weekend addietro contro lo “Sportinsieme Sud Barletta” con il punteggio di 42 a 25, la squadra trapanese, guidata dal coach Giuseppe Caponnetto, ha giocato sabato a Taranto contro la “Nardoni Lavori Taras”, una partita che si è conclusa 69 a 20 per i pugliesi, poi domenica a Lecce, contro la “Lupiae Team Salento”, un match molto combattuto, che ha visto i leccesi vincere per 49 a 19.

 

«I ragazzi hanno dimostrato impegno in campo – spiega  Giuseppe Caponnetto – le due sconfitte non certo demoralizzeranno il trend positivo di squadra che si registra negli allenamenti e in campo. Ogni partita ci consente di migliorare sempre per così portare a casa qualche vittoria in più».

Anche quest’anno, la squadra trapanese, composta da Nicola Fontana, Francesco Basiricò, Andrea Pifferi, Tullio Faiella, Francesco D’Anna, Fausto Firreri, Giovanni Vincenzini, Gianluca Lanfranca e Giuseppe Viola, si è formata grazie all’impegno di alcuni dei componenti di quella “storica”, che lo scorso anno debuttò come unica in Sicilia, e al sostegno della direzione regionale dell’Inail che ha rinnovato il patrocinio.

Tutti i componenti provengono dalle province di Trapani, Palermo e Agrigento e portano con sé  la propria storia, la propria  sfida da vincere.

Pifferi, ad esempio, è un ragazzo del nord Italia che si è trasferito a Sciacca e, saputo degli allenamenti, si è aggregato con entusiasmo alla squadra. Giuseppe Viola, invece, proviene da Partinico ed è uno sportivo “navigato”. Nonostante sia amputato a una gamba, oltre il basket in carrozzina, pratica il windsurf e le escursioni in mountainbike. Anche Fausto Firreri, di Campobello di Mazara, è amputato alla gamba sinistra e pratica il nuoto (è istruttore di secondo livello) e l’apnea (è l’unico istruttore disabile in Italia dell’ “Apnea Accademy” di Umberto Pellizzari). E la formula di successo, anche quest’anno, è quella degli allenamenti a “porte aperte”: «Perché – spiega Fausto Firreri – le barriere si superano anche così. I normodotati possono così capire cosa riusciamo a fare anche senza una gamba e i nostri amici disabili della provincia possono rendersi conto che “vincere” si può, facendo centro. Con lo sport e con la voglia di vivere».

 

Articolo Precedente Sportello Rosa: problemi di lavoro per le donne
Articolo Successivo "Catania, arte di cui cibarsi"

Scrivi un Commento

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *