Ragusa Foto Festival: al via la quinta edizione


ragusa foto festival
foto Barbieri

Sarà la suggestiva Ragusa Ibla, uno degli scorci barocchi più belli d’Italia, a fare da cornice alla quinta edizione del Ragusa Foto Festival, manifestazione internazionale dedicata alla fotografia contemporanea che dal 22 luglio al 21 agosto metterà in mostra le opere di tanti artisti che attraverso la fotografia, i video e l’arte visiva in generale esprimeranno il linguaggio del territorio. Ed è proprio il voler mettere in relazione la fotografia con le arti visive il leitmotiv dell’edizione di quest’anno, che costruendo un racconto visivo dell’aera mediterranea metterà in luce le differenze culturali legate alle trasformazioni del territorio. Attraverso i vari talk e i workshop, il festival vuole creare un’interazione con gli autori presenti durante le giornate inaugurali. “Il linguaggio del territorio va inteso in questa sede in una duplice accezione – tiene a sottolineare il direttore artistico del Ragusa Foto Festival Giorgio Barrera – ovvero il linguaggio usato dall’artista per raccontare il territorio e, aspetto più importante, il linguaggio usato dal territorio per raccontare se stesso”.

Ragusa Foto Festival

L’inaugurazione, che avverrà il 22 luglio, sarà anticipata da un dialogo con Alterazioni video che terranno un workshop dal 18 al 21 luglio. Mentre il workshop con Bruno Ceschel dedicato all’autoproduzione del libro che si terrà logo-ragusafotofestivalnella videoteca dell’Antico Convento, a Ragusa Ibla, chiuderà le giornate inaugurali. “Quest’ultimo, come il primo workshop, – spiega Stefania Paxhia, direttore esecutivo e ideatrice del Ragusa Foto Festival – sarà occasione di partecipazione per fotografi e non, in quanto sarà possibile imparare a costruire un fotolibro con il supporto di Bruno Ceschel, fondatore SelfPublishBeHappy; oppure si potrà far parte di un progetto creativo di alta qualità rivolto a fotografi, videomaker, giornalisti, architetti, curiosi e anticonformisti, e dedicato a un tema caldo come l’Incompiuto siciliano”. Per quanto riguarda le mostre, sono previste delle personali e una collettiva che si presenta come un insieme di alcune personali. Gli autori in mostra a cui saranno dedicate le personali saranno Olivo Barbieri partecipa al Festival con due film Seascape #2, Castel dell’Ovo girato in digitale a Napoli nel 2006 con un prototipo di drone e SEVILLA→(∞) 06, anch’esso del 2006 ma girato in 35mm; le foto scattate da Tony André nel 1910 ritraggono Palmira, il sito archeologico siriano patrimonio dell’Unesco e distrutto dalle milizie Islamiche. La selezione ci permette di vedere fotografie di Palmira così come la videro i primi archeologi occidentali. Il fondo costituito presso l’ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) consta di circa 150 lastre 9×12 cm di vetro e comprende sia immagini realizzate sul campo sia le riproduzioni di altri documenti. Le due mostre saranno esposte al Palazzo La Rocca. La mostra di Moira Ricci rilegge e rivisita la tradizione orale della Maremma, la sua terra di origine, facendola rivivere per mezzo della ricostruzione per immagini di alcune leggende legate ad alcuni personaggi. Nicolò Degiorgis con Hidden Islam documenta i luoghi di culto musulmani nel nord-est italiano.  Nikolas Varoufakis è presente al festival con The Banality of the Avante Garde: fotografie di un’area turistica nei pressi di Salonicco, in cui l’autore mostra gli sfregi che la terra ha subito a causa di progetti mai ultimati.

Nella collettiva, Arianna Sanesi racconta in Liminal scorci di vita di ragazzi salentini; Ciro Cangialosi ha scoperto i segni che la guerra ha lasciato visibili a tutti con il progetto L’isola dei ciclopi. Il lavoro fotografico di Carmen Cardillo è una ricognizione delle foci dei maggiori fiumi siciliani iniziata nel 2007; Umberto Coa descrive Sutera la vita di un paesino quasi del tutto abbandonato in provincia di Caltanissetta. Infine, la Grotta Azzurra di Capri rivive nell’installazione di Alice Grassi, Blue Imaginary. Come ogni anno ci saranno letture portfolio tenute da fotografi professionisti e che si terrà nella Chiesa di San Vincenzo Ferreri. Per l’edizione 2016 i lettori saranno Daniele De Luigi, Renata Ferri e Giulia Zorzi e Flavio Franzoni. Questi ultimi potranno visionare i lavori da indirizzare al mercato editoriale e daranno quindi importanti suggerimenti ai fotografi già professionisti. Altro aspetto, non meno importante, che verrà trattato durante il festival sarà il ruolo delle gallerie d’arte che acquistano un ruolo sempre più importante.  Il ricchissimo programma culturale coinvolgerà addetti ai lavori, critici, artisti e numerosi operatori culturali. Il tutto per promuovere, stimolare e condividere l’arte della fotografia con un pubblico interessato ai suoi diversi linguaggi e combinazioni.

 

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