Il sì della Camera alle telecamere negli asili e in centri per anziani e disabili


asili

Tra qualche tempo contrastare gli abusi sui soggetti indifesi in alcune strutture potrebbe essere più semplice. La Camera, infatti, ha approvato la proposta di legge che prevede l’installazione di telecamere negli asili nido, nelle scuole d’infanzia e all’interno di strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali per anziani e disabili. Con 279 voti a favore, 22 contrari e 69 astenuti, il testo passa al Senato per l’approvazione definitiva. A dichiararsi favorevoli sono stati tutti i gruppi di maggioranza e di opposizione del centrodestra, ad eccezione di Sinistra Italiana, che ha votato contro. Il Movimento Cinque Stelle, invece, ha preferito astenersi. Il ddl è nato a seguito dei numerosi fatti di cronaca riguardanti episodi di violenza e maltrattamenti a danni di bambini, anziani e disabili. Negli ultimi mesi,  l’opinione pubblica ha sollevato il dibattito sulla sicurezza dei più piccoli dentro le scuole e tanti genitori allarmati hanno lanciato petizioni online, indirizzandole al ministro dell’Istruzione Stefania Giannini.

La proposta di legge consente l’installazione di telecamere a circuito chiuso nelle varie strutture, a condizione che tutti gli utenti e i lavoratori ne siano informati. Per tutelare la privacy, le immagini filmate non potranno essere viste da nessuno, nemmeno dal personale della scuola o della struttura, salvo che dall’autorità giudiziaria nei casi previsti dal codice di procedura penale o per le indagini in caso di reati. Inoltre, per l’installazione delle telecamere sarà necessario l’assenso dei sindacati e la presenza dei sistemi di videosorveglianza dovrà essere segnalata con dei cartelli a tutti coloro che accedono negli edifici monitorati. Per quanto riguarda i costi degli impianti di videosorveglianza, questi saranno a carico delle strutture che li installeranno, a tutela dei soggetti più vulnerabili che accolgono.

Oltre al via libera alle telecamere, il testo in questione contiene anche la delega al governo all’adozione, entro un anno dall’approvazione definitiva della legge, di un decreto legislativo sulla formazione e valutazione attitudinale delle figure professionali operanti negli asili e nelle strutture per anziani.

 

 

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