Un Bambinello Nero sarà deposto nel presepe dei migranti


bambinello nero

Arriverà dal mare oggi (giovedì 28 dicembre) un Bambinello Nero e sarà accolto a Palermo da danze tamil e siciliane e dalle sirene delle navi, Il Bambinello sarà deposto nel presepe dei migranti dell’olivella da Monsignor Guerino di Tora, presidente commissione migrazioni della Cei.

Nel giorno dell’ennesimo sbarco di migranti a Pozzallo, arriverà dal mare al porto di Palermo, a bordo di una motovedetta della Guardia costiera, il Bambinello Nero, donato da una famiglia di migranti dello Sri Lanka, che troverà posto nella barca del “Presepe dei Migranti” allestito nella Chiesa di Sant’Ignazio Martire all’Olivella a Palermo con intorno le tele sul dramma della migrazione dipinte dall’artista Gaetano Porcasi di Partinico, e dedicato all’accoglienza, in memoria del piccolo Aylan Kurdi e di tutte le vittime delle traversate.

La processione inizierà alle ore 17 nel Lungomare dei migranti, alla Cala, di fronte alla Chiesa della Catena. Dopo un momento di preghiera, S.E. mons. Guerino Di Tora, vescovo ausiliare di Roma, Cappellano del Papa, presidente della Fondazione Migrantes e della Commissione episcopale per le Migrazioni della Cei, salirà sulla motovedetta che porterà il Bambinello Nero fino al porto di Palermo, accolto dalle sirene delle navi e del Cantiere Navale e da danze tradizionali Tamil e siciliane. A guidare l’accoglienza sarà il contrammiraglio Salvatore Gravante, comandante della Direzione marittima e della Capitaneria di porto di Palermo. Il Bambinello sarà poi accolto in piazzetta Due Palme e da lì sarà portato in processione fino in piazza Olivella, dove sarà possibile ascoltare testimonianze di migranti che si sono perfettamente integrati. Quindi l’ingresso in Chiesa e la deposizione nella mangiatoia. Saranno presenti il prefetto di Palermo, Antonella De Miro, il sindaco Leoluca Orlando, e il presidente del Consiglio comunale, Totò Orlando. Sono stati invitati, fra gli altri, i sindaci di Lampedusa, Porto Empedocle e Agrigento, la Consulta delle Culture e le autorità civili e religiose.

L’Amat ha messo a disposizione alcuni mezzi per consentire ai fedeli di seguire tutte le tappe del percorso.

 

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