Sport: Catania è “al vertice”


“Catania al Vertice” è il neonato Consorzio, con sede a Librino, quartiere periferico di Catania, che riunisce diciassette società etnee d’eccellenza di basket, beach soccer, calcio a 5, canoa polo,  football americano, pallamano, pallanuoto, pallavolo e rugby, e 2200 tesserati. L’obiettivo comune è di individuare strategie comuni in ambito finanziario e di marketing e farsi inoltre promotori di sviluppo e ambasciatori di Catania nel mondo.

L’iniziativa è stata presentata nel Palazzo degli Elefanti dal sindaco Enzo Bianco, dal consulente del Sindaco per lo Sport Fabio Pagliara, dall’assessore alla Scuola Valentina Scialfa e dal presidente e dal segretario del Consorzio, Nello Russo e Salvo Badalato. Presenti anche il vice presidente del Consiglio comunale Sebastiano Arcidiacono e dirigenti, tecnici e atleti delle società aderenti.

“Dalla città di Catania – ha detto il Sindaco – parte una vera e propria rivoluzione: le società sportive per la prima volta ‘fanno squadra’, elevandosi a modello per tutto il Paese, animate da forza di volontà, desiderio di protagonismo e coraggio. Al loro fianco c’è l’Amministrazione comunale per richiamare attenzione e interesse sulla città ai massimi livelli istituzionali, a cominciare da quelli regionali”.

Per Nello Russo: “Il Consorzio rappresenta un momento di grande solidarietà tra le squadre, che hanno la necessità di aiutarsi e sostenersi in un periodo molto difficile. Vuole porsi inoltre  come veicolo di sviluppo della città anche con iniziative che vanno oltre lo sport, dal teatro alla musica, dalla cultura alla solidarietà. Proprio per questo il partner più importante è il Comune, che ci è molto vicino, ma ci sono anche la Lega Italiana per la Lotta ai Tumori, il Fondo Siciliano per la Natura, il Movimento Azzurro, l’Unicef e Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”.

Fabio Pagliara ha evidenziato: “La presentazione nel Palazzo degli Elefanti è significativa di quanto sia importante per lo sport catanese questo momento, che nasce dal grido d’allarme di società come l’Amatori e che segna l’avvio di un processo di riforma del sistema sportivo volto a fare rete mettendo tutti sullo stesso piano”.

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