Cresce il veganismo in Sicilia: Catania la più vegana


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Sempre più vegani in Sicilia e tra tutte Catania è la provincia che registra il numero maggiore. Lo dimostra una ricerca fatta da Veg Sicilia, l’Associazione Vegetariani e Vegani Siciliani che si pone come obiettivo la promozione di una scelta di vita consapevole, di un’alimentazione naturale e veg ed eco-compatibile.
“Immaginiamo la cucina, la tavola, come un’opportunità, un’occasione per scegliere di mangiare bene e sano. di rispettare la vita scegliendo la vita, scegliendo la non crudeltà” spiega Luce Pennisi, presidente dell’associazione Veg Sicilia.

Martino Beria ha mostrato la preparazione di piatti come la Carbonara 4.0, la Tagliata di seitan o la Millefoglie con crema di topinambur e funghi.

A questo scopo l’associazione organizza corsi e incontri periodici. Come quello coordinato dallo chef Martino Beria, tornato nella sua terra adottiva, la Sicilia, per una serie di corsi dedicati ai professionisti e ai grandi amatori che vogliono formarsi in modo professionale ed esperto nella cucina vegana e in generale nel mondo vegan.

L’obiettivo di Veg Sicilia è permettere ai professionisti di stare al passo con la nuova tendenza alimentare dei sempre più consumatori che richiedono a gran voce il sapore regionale tradizionale in veste cruelty free. Infatti secondo il Rapporto Italia 2017 Eurispes in Italia la popolazione del vegan food si attesta intorno al 3%, triplicando il suo valore in un anno. E la Sicilia, con Catania in testa, la più vegan dell’isola, sembra affermarsi come una delle regioni a più alta vocazione veg, tant’è che le offerte culinarie cruelty-free cittadine aumentano a vista d’occhio.

“La Sicilia è una terra che dà tanto a livello di prodotti tipici – spiega lo chef – vanno solo valorizzati. Qui si può fare tanto. Avete una buona cultura gastronomica, che va studiata e ben articolata”. La sua scelta nasce anni fa. “Io sono prima diventato buddista – racconta a Sicilia&Donna –  poi vegetariano e infine vegano. Da lì è iniziato anche un nuovo percorso professionale”.

 Agli chef intervenuti al corso, tenuto nella sede della Scuola di cucina Myda, Martino Beria ha mostrato la preparazione di piatti come la Carbonara 4.0, la Tagliata di seitan o la Millefoglie con crema di topinambur e funghi. Tutto secondo il principio di scomposizione e accostamento che sta alla base della filosofia gastronomica dello chef padovano che tornerà in Sicilia a metà marzo per un nuovo corso di cucina.

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