Cosa prevede la nuova rete ospedaliera siciliana


rete ospedaliera

Nelle ultime ore il sistema ospedaliero siciliano si è trovato sotto i riflettori per via di importanti novità introdotte da un piano di riorganizzazione. Ad illustrare la nuova rete ospedaliera dell’isola l’assessore regionale alla Sanità Baldo Gucciardi che il 9 gennaio ha convocato  un vertice con i sindacati. Per l’approvazione del piano, però, bisognerà attendere il parere obbligatorio da parte della commissione Sanità all’Ars.

Sono in tutto otto le strutture ospedaliere di secondo livello e diciotto  quelle di primo

L'assessore Guicciardi
L’assessore Guicciardi

livello inserite nel piano presentato da Gucciardi. La nuova rete suddivide gli ospedali gerarchicamente in: hub, ovvero strutture di secondo livello altamente specializzate; spoke, grandi ospedali che dispongono di aree di pronto soccorso di primo livello con funzioni di rianimazione e degenza; presidi di base che mantengono almeno quattro unità operative come i pronto soccorso, la chirurgia e la medicina generale e l’ortopedia; e ospedali in zone disagiate dotate di strutture base per le emergenze. Tra le più importanti novità rientra la scomparsa dei cosiddetti ospedali di comunità, che prevedevano riabilitazione e lungodegenza, e la sostituzione con gli ospedali riuniti dove ogni struttura mantiene la propria autonomia.

Rete ospedaliera Catania-Ragusa-Siracusa

Nel bacino Catania-Ragusa-Siracusa, l’ospedale Cannizzaro di Catania si riconferma struttura di secondo livello, affiancato  dal  Garibaldi e dal Policlinico Vittorio Emanuele. Diventano strutture di primo livello gli ospedali riuniti Acireale e Giarre. Tra i dipartimenti di primo livello ci saranno anche Caltagirone, Ragusa, gli ospedali riuniti di Vittoria e Comiso, Avola e Noto, e Siracusa (che manterrà il pronto soccorso dato che si trova in una zona definita ad alto rischio ambientale). Le strutture che manterranno il solo pronto soccorso di base sono Biancavilla, Paternò, gli ospedali riuniti Modica-Scicli e Lentini. Inoltre, gli ospedali considerati di zona disagiata sono quelli di Bronte e Militelo Val di Catania. Questa rimodulazione dei nosocomi, considerata un buon risultato da molti tra cui la deputata regionale Concetta Raia, ha provocato indignazione e amarezza tra gli abitanti di Giarre e comuni limitrofi e tra i membri del Comitato Cittadini Giarre impegnati nella difesa dell’ospedale giarrese, che, a seguito della chiusura del pronto soccorso nel 2015 e di un ridimensionamento dei servizi, non è più in grado di fornire un’assistenza sanitaria sufficiente.

Rete ospedaliera Palermo-Trapani

Per quanto riguarda il bacino Palermo-Trapani, l’ospedale Civico verrà affiancato dal Policlinico Giaccone e dagli ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello. Il San Raffaele Giglio di Cefalù diventerà struttura di primo livello, così come l’ospedale Ingrassia, il Buccheri La Ferla, il Sant’Antonio Abate e l’ospedale di Marsala. A Partinico, Termini Imerese, Alcamo, Castelvetrano, Mazara del Vallo ci saranno presidi ospedalieri di base con pronto soccorso e posti di osservazione per i degenti. Corleone, Petralia Sottana e Pantelleria, invece, manterranno le aree di emergenza.

Rete ospedaliera Agrigento-Caltanissetta-Enna

Nell’area Agrigento-Caltanissetta-Enna il Sant’Elia diventa dipartimento di emergenza-urgenza di secondo livello. Subito dopo gli ospedali di Agrigento, Sciacca e Ribera, il Vittorio Emanuele di Gela e l’Umberto I di Enna. Canicattì, Licata, Piazza Armerina e Nicosia le strutture di base.

Rete ospedaliera Messina

A Messina, il Policlinico resta di secondo livello. Tra le strutture di primo livello  Barcellona Pozzo di Gotto e Milazzo, il San Vincenzo di Taormina e il Papardo.

Riguardo alla questione delle immissioni del personale, sembra che sia tutto bloccato fino al 2018, considerato che le graduatorie hanno subito una proroga fino al 31 dicembre 2017 e soltanto il prossimo anno si potranno effettuare le immissioni a tempo indeterminato. Proprio su questo punto il Nursind, sindacato delle professioni infermieristiche, chiede maggiore celerità nelle procedure per evitare ulteriori ritardi.

 

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