Disabilità e assistenza socio-sanitaria: quale futuro per la Sicilia?


C’è la storia del piccolo Riccardino, gravemente malato dalla nascita, morto a quattro anni dopo un lungo peregrinare da un centro specializzato all’altro; dal sud al nord Italia e senza che  per anni  ai genitori venissero riconosciute le spese vive per le sue cure. C’è la storia di Marco Cinque: un ragazzino speciale, perché – pur convivendo con la sindrome di Down – ha la grinta di salire su un palco per raccontare la sua vita, le sue giornate; la storia con la fidanzatina. Volti e racconti di una Sicilia dove tante persone coraggiose combattono per i diritti dei disabili. Persone forti: mamme, assistenti sociali, medici, che oggi pomeriggio hanno preso parte a un dibattito organizzato dall’associazione “L’Egalitè” al palazzo dell’Esa di Catania. Ospiti d’onore avrebbero dovuto essere gli assessori regionali Ester Bonafede (Politiche Sociali – lavoro) e Lucia Borsellino (Salute), ma “impegni personali” hanno trattenuto le due esponenti del governo Crocetta. Non è mancato invece Nicolò Marino, assessore all’Energia e presidente onorario dell’associazione, che ha garantito “il massimo grado di interesse alla questione, con iniziative che arriveranno prestissimo sui tavoli palermitani”. Il dibattito, moderato da Rossella Mollica (dirigente medico dell’ASP di Catania), è stato aperto da una dichiarazione di Giuseppe Lentini, Presidente di L’Egalitè, che ha sottolineato come “l’associazione si sia impegnata per dare fin da subito man forte a un piccolo esercito di professioniste e mamme in cerca di risposte e garanzie nel settore socio assistenziale”. A seguire, dopo l’introduzione della pediatra Isabella Salemi, ha preso la parola la giurista Sandra Casella, che ha spiegato nel dettaglio la legge 328/2000: il testo quadro che disciplina la realizzazione di interventi e servizi sociali ai disabili. Un sistema che dovrebbe agevolare i soggetti con disabilità creando una rete di servizi integrati: dalla integrazione scolastica a quella lavorativa, passando per la tutela sanitaria. A questo proposito, l’assessore comunale ai servizi sociali Fiorentino Trojano ha garantito che nel breve tempo partiranno numerosi progetti per far sì che venga data attuazione alla legge in questione sul piano pratico. Primo caso nel sud Italia. Nel corso del convegno, oltre alle testimonianze dirette delle associazioni ANFFAS, AIPD e FEDERSOLIDARIETA’ sulla “questione disabilità”, anche progetti. Quello più importante riguarda un documento di intenti sottoscritto dall’associazione “L’Egalitè”, che sarà portato personalmente da una delegazione di iscritti alla Regione. “Se non ci ascolteranno – ha concluso Giuseppe Lentini – resteremo ad aspettare davanti al portone”.

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