Vivere la seconda gravidanza: cosa cambia?


Come sarà vivere la seconda gravidanza? Sono molte le donne alla loro seconda esperienza come mamme a porsi queste ed altre domande, perché la preparazione non è mai sufficiente!

Ed ecco allora che si affollano i dubbi; c’è chi si domanda se avrà la fortuna di vivere una gravidanza serena come la prima volta, chi spera di non incorrere nei problemi già vissuti, chi vorrebbe avere maggiori informazioni sulla scelta di conservare le cellule staminali del cordone ombelicale.

Qualunque sia il vostro dubbio, in queste righe potrete saperne di più su cosa cambia e su cosa no durante la vostra seconda volta.

Partiamo quindi con i cambiamenti fisici e tra tutti il più evidente: il pancione.

La crescita della pancia durante la prima gravidanza si fa evidente solo a partire dal quinto mese. E’ stato invece dimostrato come durante la seconda, la pancia farà la sua comparsa con un mese o due di anticipo, tra il terzo e il quarto mese. Ciò è dovuto ai vostri muscoli addominali, che si saranno “ammorbiditi” e che sapranno quindi adattarsi in fretta alle modifiche del corpo parallele alla crescita del bambino nel vostro grembo.

Con la stessa probabilità, anche i movimenti del piccolo compariranno con un leggero anticipo, spostandosi in avanti nel tempo di circa sei settimane, dalla 22esima alla 16esima. La causa è sicuramente da imputare alla vostra esperienza e capacità di riconoscere immediatamente tali movimenti, ma anche ad una nuova sensibilità dell’utero.

Ultimo cambiamento da annotare è quello che coinvolge le pressioni uterine, quella tipica sensazione di peso che si percepisce sul basso ventre. Se durante la prima gravidanza tale sensazione compare abitualmente andando avanti nel terzo trimestre, per le mamme-bis l’anticipo si fa molto probabile, ed è collegato alla minore capacità dei muscoli del pavimento pelvico di contrastare il peso del bambino.

E se con il primo figlio non ci avevate pensato, con il secondo avete l’occasione di valutare attentamente la possibilità di scegliere per la donazione e conservazione del cordone ombelicale e delle cellule staminali in esso contenute. Una risorsa preziosa che purtroppo ancora tante mamme e tanti papà non conoscono, ma che si può prelevare e conservare grazie ad un’operazione semplicissima e totalmente sicura, da effettuare subito dopo il taglio del cordone ombelicale.

Da ultimo rimane da affrontare il capitolo disturbi di salute tipici della gravidanza, quali mal di schiena, gonfiori e nausee. In questo caso tali disturbi si presentano in modi diversi da gravidanza a gravidanza.

Nel caso di varici, emorroidi ed incontinenza invece, abbiamo di fronte disturbi che insorgono per predisposizione genetica e che quindi probabilmente tenderanno a ripresentarsi ad ogni gravidanza.

Per ulteriori informazioni: www.cellulestaminalicordoneombelicale.it

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