Angelo Fonte: lo sport mi aiuta a superare le difficoltà


Nella foto Angelo Fonte, campione italiano nei 100 metri dorso.
Nella foto Angelo Fonte, campione italiano nei 100 metri dorso.

Angelo Fonte è campione italiano di nuoto nei 100 dorso. Ha vinto competizioni internazionali e da cinque anni consecutivi annovera tra le sue vittorie la San Silvestro a mare, categoria diversamente abili. Con la forza di volontà Angelo Fonte è riuscito a superare tanti traguardi, sia nello sport che nella vita. Lo abbiamo intervistato e ci ha raccontato che fino ai 18 anni non sapeva nuotare, ma ha imparato velocemente, considerando che adesso è un personaggio di spicco del nuoto. Angelo Fonte non tralascia di parlare delle difficoltà giornaliere che incontrano i diversamente abili e invia un messaggio ai giovani, spiegando perché lo sport è maestro di vita per tutti.

Come ha iniziato l’attività sportiva?

“Ho iniziato all’età di 14 anni e il  mio primo sport è stato l’hockey sul prato. La vicinanza del campo alla mia abitazione ha reso più semplice la frequenza. Andavo insieme agli amici a fare sport. In seguito, mi sono avvicinato al nuoto all’età di 18 anni. Non sapevo nuotare, ma già a 24 anni facevo parte di una squadra master di nuoto di normodotati. Solo a 31 anni ho scoperto che a Catania ci sono società di nuoto per i diversamente abili”.

Ci racconta quali premi ha vinto e della sua ultima vittoria?

Nella foto Angelo Fonte durante la serata di beneficenza organizzata da Special children onlus
Nella foto Angelo Fonte durante la serata di beneficenza organizzata da Special children onlus. ph. Brunella Bonaccorsi

“Nel mio primo anno di gare con i disabili, ai campionati italiani estivi, ho vinto tre ori: 100 dorso, 100 stile e 50 stile in categoria S7. Nelle gare a Shefieldd ero già in categoria superiore, S8. L’anno dopo ho gareggiato con una società romana, il Santa Lucia, una delle più forti d’Italia e ho vinto due scudetti e due coppe Italia. Nei 100 dorso, categoria S8, detengo il record italiano. L’anno scorso c’è stata la vittoria più importante a Berlino, dove ho gareggiato con i più forti atleti e mi sono allenato con i ragazzi che provenivano da tutte le parti del mondo. Lì, ho vinto l’oro sui 200 dorso in S8. Inoltre, da 5 anni vinco la San Silvestro a mare”.

Quali sono i suoi impegni recenti?

“Mi sto allenando nel Basket in carrozzina. È un progetto interessante, portato avanti dall’Unità Spinale Unipolare dell’ospedale Cannizzaro,  con la rappresentanza della dott.ssa Elide La Scala, fisiatra e vicepresidente della squadra. Con il “Cus Cus basket in carrozzina” giochiamo in serie B nazionale.

Cosa le ha dato la forza di superare i momenti di difficoltà?

“I miei genitori che per me hanno fatto tanto e mia madre, che adesso mi guarda sempre dal cielo. Inoltre, i compagni di squadra che non mi vedono come un disabile”.

Cos’ è per Angelo Fonte lo sport?

“Per me è vita. Mi regala amicizie, mi insegna a crescere, a stare insieme agli altri e a superare le difficoltà.”

Secondo lei, cosa manca in città per semplificare la vita dei diversamente abili?

“Oltre alle strutture sportive, mancano i mezzi pubblici adeguati, i locali attrezzati, ma soprattutto la civiltà e il rispetto della gente. Spesso non possiamo entrare in auto, perché molti posteggiano in doppia fila, non permettendo l’apertura dello sportello. Altri ancora, lasciano l’auto nei posteggi riservati ai diversamente abili. In più, non percepiamo pensione se pratichiamo uno sport a livello agonistico, proprio come me, nonostante la disabilità rimanga nella vita di tutti i giorni”.

C’è un messaggio che vuole inviare ai giovani che vogliono avvicinarsi allo sport?

“Come dico sempre ai ragazzi della mia squadra di basket, che purtroppo hanno subito incidenti e ora grazie all’Unità spinale fanno sport, di divertirsi e di continuare a fare sport, perché aiuta ad integrarsi nella vita”.

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