Un anno di Volley, il premio sportivo è giunto alla IV edizione


un anno di volley

Durante i giorni dello scandalo degli atleti russi risultati positivi a sostanze dopanti, tra le polemiche della loro esclusione dai giochi Olimpici e Paraolimpici di Rio 2016, una celebrazione dello sport e dei suoi valori, una premiazione di atleti in tuta e scarpe da ginnastica non può non essere considerata nobile.
Forse è questo il motivo che ha spinto Giuseppe Gambero, presidente provinciale della Fipav di Catania, ad organizzare la quarta edizione del premio Un anno di Volley, tenutasi giorno 17 settembre, al Castello di Nelson.
L’evento non avrà avuto il sapore storico della battaglia di Trafalgar, ma è necessario ricordarsi di quelle società, come la CSI polisportiva S. Paolo, la Sicilia volley, il Vis Battiati, solo per citarne alcune, che da svariati anni svolgono con passione un’ attività che è insieme sportiva ed educativa.
Umberto Teghini a dirigere l’orchestra di testimonianze ed esperienze della varie società e dei rappresentanti, ma quello che è risuonato in sala è stata l’armonia di fondo e la stessa melodia che le diverse voci cantavano: l’onore e l’orgoglio di ricevere un attestato per un lavoro duramente svolto con sacrifici  e l’impegno a continuare ad accogliere ragazzi e ragazze e insegnarli palleggi, bagher, un agonismo rispettoso e l’unione di uno sport di squadra come la pallavolo.
Durante la serata è stato pensato ovviamente uno spazio per la consegna di coppa e medaglie alle squadre vincitrici dei rispettivi campionati di categoria.
E sebbene la serata sia finita solo dopo poche ore, ora inizia la festa più bella: un altro anno di Volley.

Articolo di Federica Giunta

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