Orvieto: tra artigianato, folklore e buona tavola


duomo di orvieto
Duomo di Orvieto

Al viaggiatore moderno, Orvieto appare come una maestosa e affascinante città, arroccata su una roccia di tufo che si affaccia sulla campagna circostante. Ricca di storia e tradizioni culturali, Orvieto conserva testimonianze artistiche che vanno dall’epoca etrusca a quella dei nostri giorni. Situata nella regione Umbria, in provincia di Terni, la città è nota per le sue meraviglie: il Duomo, capolavoro dell’architettura gotica, la Rupe e il Pozzo di San Patrizio, splendore d’ingegneria umana. Già da lontano, la facciata sfavillante del Duomo abbaglia il visitatore e le

Orvieto, il pozzo di San Patrizio

architetture di epoche passate conducano in un viaggio nel tempo, tra cunicoli, templi etruschi, palazzi medievali. La città è di origine etrusca, epoca della quale conserva ancora cisterne, pozzi e un percorso sotterraneo. Il suo patrimonio storico-culturale così ricco, le permette di essere considerata un museo a cielo aperto. Solo visitandola è possibile comprendere le sue unicità e scoprirne le sfumature di cui è ricca: artigianato, folklore e buona tavola. Non meno interessante è il paesaggio naturalistico che la circonda, un vasto comprensorio che lambisce i confini di Lazio e Toscana e che alterna fertili colline coltivate a zone cretose tipiche dei calanchi. Le fornaci della città sfornano ancora le ceramiche che richiamano il mondo contadino. Ancora oggi, fra le sue viuzze, si vedono gli artigiani lavorare col tornio, intagliare il legno e battere il cuoio.

La rupe

Forse non tutti sanno che Orvieto è una città “slow”, la capitale del buon vivere, che fa parte dell’organizzazione di Slow Food. Il suo simbolo, una chiocciola che porta sul guscio una città, rappresenta il suo life style. La sua filosofia è di interpretare la modernità, preservando l’anima e l’identità del luogo medioevale, spontaneo e rispettoso della genuinità e della salute.  Facendo un giro per Orvieto si capisce cosa si intende per città slow: la stazione è collegata al centro cittadino da una funicolare, nei vicoli si affacciano diverse botteghe artigiane e al mercato di Piazza del Popolo è sempre possibile trovare i prodotti della zona venduti dagli stessi contadini che li coltivano.

La città, bellissima e ricca di colori e profumi nella stagione mite, è da visitare anche nella stagione fredda, soprattutto nel periodo natalizio, quando si sente maggiormente la necessità di rallentare coi ritmi frenetici della quotidianità e la necessità di soffermarsi sulle piccole cose e di ritrovare un po’ di tempo per sé e per i familiari. Da non perdere, in questi giorni, il presepe vivente nel Pozzo della Cava e le proiezioni de “La città in luce”. Una festa di luci blu sulle facciate di chiese e palazzi cittadini, un firmamento di stelle sui tetti del Quartiere Medioevale. Un percorso di illuminazione natalizia e artistica che colora la Torre della Chiesa di Sant’Andrea e il Palazzo Comunale, la Torre del Moro, il Palazzo del Capitano del Popolo e la Fortezza di Albornoz.

Altra tappa importante per la città è la rassegna musicale invernale di Umbria Jazz, che quest’anno ha avuto un grande successo in termini di qualità e di presenze. Un’ultima nota per i più curiosi: ad Orvieto vi è una sede del museo dedicato ad Emilio Greco, illustre scultore catanese che fu molto legato alla città per aver scolpito le porte bronzee del Duomo.

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