Romania: gotica e medioevale ma anche colorata e vivace


Romania
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Grazia, da ormai sei mesi in Romania, racconta a Sicilia e Donna la sua esperienza in questo paese che ha imparato a conoscere da volontaria europea.

“Come raccontare la Romania? Partirei descrivendo con brevi pennellate quei luoghi, dai nomi quasi impronunciabili, che ho imparato a conoscere ed apprezzare grazie alla loro capacità di affascinarti e restarti dentro. Sto vivendo la mia

Il castello di Bran in Transilvania, conosciuto come castello di Dracula
Il castello di Bran in Transilvania, conosciuto come castello di Dracula

esperienza SVE (Servizio Volontario Europeo) in una città che si chiama Ramnincu Valcea, situata nella regione dell’Oltenia. Questa piccola cittadina riesce a rasserenare con il suo sole tenue, la freschezza della montagna e dei boschi che ci sono: per stare bene basta alzare un po’ lo sguardo. Appena ad un’ora da questo ridente paese si aprono nuovi scenari, forse cupi e gotici nell’immaginario comune, ma che in realtà stupiscono con la leggerezza delle piccole piazze circondate da case dai colori più vari, dal giallo, al verde, all’azzurrino cielo: mi riferisco alla leggendaria Transilvania. La regione è legata indissolubilmente al castello di Bran, conosciuto ai più come il Castello di Dracula, la fortezza più famosa e visitata che si trova a pochi chilometri dalla città medievale, Brasov. Oltre a Brasov, Sibiu è una delle città più visitate romaniadella regione, e nel 2007 è stata designata Capitale europea della Cultura. Divisa in Città Alta e Città Bassa, il centro storico della città ha strette e ripide strade su cui si affacciano edifici del XVII secolo dai caratteristici tetti a timpano, vaste piazze e torri di difesa. Chi si reca per la prima volta a Sibiu ha la possibilità di assaporare un buonissimo gogosi, (krapfen romeni) e passeggiare per i vari vicoletti popolati da artisti di strada e piccoli artigiani con le loro creazioni. Addentrandosi nel cuore della Transilvania troviamo poi la città di Sighisoara con un centro storico da lasciare senza fiato, città medievale, che è stata, infatti, dichiarata patrimonio dell’Umanità. Camminare tra i vicoletti di questo centro storico reca l’impressione di essere immersa in un’altra epoca anche se la parte bassa della città è totalmente contemporanea: non mancano bar, pub, case e vari market. Sighisoara, oltre ad ospitare i natali del celebre conte Vlad Dracula, è sede di un Festival Medioevale che offre un’occasione per rivivere i tempi passati grazie a musica, balli e costumi dell’epoca.

La cangiante Romania

12545910_965441703546008_813603960_oLa Romania ha l’innata capacità di stupire perché è estremamente cangiante e in uno stesso spazio riescono a convivere luoghi con caratteristiche estremamente diverse. Craiova ad esempio, a 200 chilometri da Bucarest, è una vivace città universitaria, fondata sul sito di un’antica fortezza dacica. La città ha conosciuto il suo massimo splendore tra i secoli XIV e XV e sono molti gli edifici religiosi risalenti al medioevo degni di 12751984_965441780212667_1783550687_oattenzione, tra cui la Chiesa del Monastero di Cosuna, e la Chiesa della Madonna Dudu, celebre per i suoi affreschi. Il centro storico si sviluppa intorno Piata Vech, la Piazza Vecchia. Davvero imperdibile il Romanescu Parco Nicolae, uno dei più importanti monumenti di architettura. Ed infine Bucarest, il capoluogo. Situata nel sud della Romania, la piccola Parigi, stupisce con la sua architettura di fin de siècle, fatta di ampi viali e di gloriosi edifici della Belle Epoque. Uno dei monumenti più belli di Bucarest è l’Arco di Trionfo dal quale inizia Soseaua Kiseleff, un grande viale anche più lungo del celebre Champs Elysees. Imperdibile il Palazzo 12722242_965441600212685_126589932_odel Parlamento, costruito e arredato esclusivamente con materiali rumeni. L’edificio, uno dei più tardi esempi di classicismo socialista, rispecchia il lavoro dei migliori artigiani del Paese e oggi ospita il Parlamento della Romania e serve come centro congressi. L’esperienza del servizio civile europeo, pieno di attività e di progetti educativi, mi fornirà la possibilità di sperimentare ancora e di conoscere al meglio questo paese cangiante. Alla prossima”.

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