“Gli Aromi”, serre eco chic nella campagna di Scicli


In provincia di Ragusa, nella sciclitana  contrada di Santa Rosalia, fra paesaggi che sanno di Sicilia, inebrianti profumi della terra, brezza marina e tutta la meravigliosa fragranza della natura aromatica, una location d’eccezione fa da sfondo a “Gli aromi”, azienda agricola, frutto di un’innovativa imprenditoria siciliana a gestione famigliare.

Una serra eco chic, così viene definito questo angolo di paradiso, semplice ma straordinario tripudio di colori, immagini e odori, un luogo di formazione e di incontro, un luogo dove la passione vien fuori dalla terra come le stesse piante, un luogo magico dove le foglie sembrano velluti, i gerani sanno di mela, limone e menta, dove la santoreggia rafforza i sapori con un piccante assolutamente naturale, dove le scarpe vecchie e i vasi da notte fanno da contenitori nell’ottica sostenibile del riciclo e del riutilizzo, dove le piante aromatiche quali salvia, alloro e rosmarino si uniscono a frutti tropicali quali litchi ed ananas, dove la lavanda grosso si prepara a profumare gli ambienti, dove la stedia rebaudiana, dolcificante naturale consumata addirittura dagli antichi Indios, viene coltivata con meticolosa cura e passione, dove il timo rievoca l’antichità nella variante mediterranea della satra menzionata da Virgilio e protetta ab antiquo per le capacità benefiche legate al miele, dove le bordure di carrubo selvatico sono un’alternativa al più noto alloro, dove fra visite didattiche e percorsi olfattivi, matrimoni e degustazioni sotto pergolati intrecciati al fiore della passione Enrico Russino, responsabile marketing e comunicazione dell’azienda, ci ha fatto vivere un’esperienza davvero indimenticabile fatta di seria professionalità e di ilare comicità vicina al suo modo di essere così semplice eppure così comunicativo, così professionale, coinvolgente ed accogliente.

Inizia a prendere piede l’idea del business aziendale: piante aromatiche siciliane nel mondo, una nuova linea per il mercato mondiale, «siamo riusciti a propagare il cappero da seme, è nato così il kit “Fatti i capperi tuoi” lo sto declinando dal cappero, al carrubo, al cotone, un kit con tre capsule di cotone e accanto una bottiglia di olio essenziale, una nuova formula di pot pourri 3.0 (sorride …)».

Ai giornalisti che, vogliosi di far sognare i propri lettori, gli chiedono quale filosofia ci sia dietro l’azienda, dice «tutto quello che vogliono sentirsi dire» – lui stesso ha comicamente sostenuto … «la passione per le piante, una tradizione famigliare che si tramanda con amore di generazione in generazione … bla bla bla … è un must, questo i giornalisti vogliono che venga detto, l’amore per la famiglia non può mancare, fa lacrima, fa notizia» si ferma di nuovo, sospira e sorride ancora, poi aggiunge «Volete la verità? Mio padre ha fatto per trent’anni l’elettricista, ha chiuso l’attività e si è reinventato insieme a noi, la verità sono 4 lettere,   S  E  T  E, se hai sete e sei alla fine del mondo, le cose le fai, altrimenti non vai da nessuna parte. Non parlo di sete di soldi, parlo di sete di emergere dalla mediocrità, perché aldilà della pubblicità che si fa di questi luoghi, siamo al di fuori da qualsiasi business e per emergere da qui lo sforzo deve essere triplo: psicologico, fisico ed economico, la mia chiave del successo? I miei assi nella manica? Una mano al computer e una alla carriola, una mano al computer e una al furgone.»

 

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