Ancora una volta, è la necessità e l’urgenza dell’eresia a muovere il motore creativo di Antonio Presti, mecenate e promotore culturale.
Presti è pronto a presentare una nuova avventura artistica l’1 e il 2 giugno a Villa Margi, frazione affacciata sul Tirreno nel comune di Reitano, in provincia di Messina.
A segnare l’ingresso del nuovo Atelier sul mare – asteroide20049antoniopresti, una gigantesca ammonite e un imponente Cavallo Eretico alto quasi cinque metri.
Sei scudi realizzati con materiali di recupero e dedicati alla memoria dell’artista e maestro palermitano Giusto Sucato, figura di riferimento dell’arte siciliana a partire dagli anni ’70.
Antonio Presti: la Triennale della contemporaneità
Le installazioni inaugurano la Triennale della Contemporaneità, promossa in collaborazione con la:
- Regione Siciliana,
- Assessorato ai Beni Culturali e
- Comune di Reitano.
È una storia di rinascita e di nuovi inizi quella che arriva da Villa Margi, nello stesso lembo di terra che ospita La Finestra sul Mare – Monumento per un poeta morto, l’opera di Tano Festa dedicata al fratello.
Qui rinasce l’Atelier sul mare – Asteroide 20049antoniopresti, con l’inaugurazione delle nuove opere firmate da:
- Antonello Bonanno Conti,
- Giacomo Noyà e
- Pablo Sucato, figlio di Giusto
che fanno da cornice all’ingresso della struttura, pronta a rivivere con le sue rinnovate suite d’autore.
A cingere l’Atelier, sei possenti scudi dedicati a Giusto Sucato, realizzati da Pablo Sucato e Giacomo Noyà, montati su mura sovrastate da una maestosa ammonite dorata.
«L’ammonite – spiega Noyà, artista belga di origini italiane – rappresenta il ritorno a quel legame con la natura che rischiamo di perdere, ma che abbiamo l’urgenza di recuperare».
Gli scudi prendono forma da materiali di scarto, trasformati in arte. Ricavati da vecchi tavoli rotondi in legno, rievocano pesci e simboli ricorrenti nell’opera di Sucato.
«Mio padre creava utilizzando vecchie zappette, chiodi, barattoli – racconta Pablo –. Negli anni ’70 era pura avanguardia. Ringrazio Antonio Presti per aver voluto valorizzare il suo lavoro: è un riconoscimento prezioso».
Imponente anche il Cavallo Eretico, opera di Antonello Bonanno Conti: «È alto quasi cinque metri, realizzato in acciaio inox specchiante. L’idea era creare qualcosa che riflettesse la realtà, ricordando a chi lo osserva che, davanti alle certezze, dobbiamo aggrapparci con forza alla nostra capacità di dubitare. È lì che nasce l’eresia».
Antonio Presti: il senso dell’intero progetto all’urgenza dell’eresia
A legare tutti gli elementi quindi è lo stesso Antonio Presti, che riporta il senso dell’intero progetto all’urgenza dell’eresia:
«In un’epoca storica anestetizzata dal disorientamento e da un’effimera rappresentazione della bellezza come immagine dell’apparire e non dell’essere – osserva Presti – serve il coraggio di una scelta differente, come atto di libertà del pensiero. Bisogna allora aprirsi alla ricerca del vero, del bene, del giusto, senza temere l’eresia. Eretico è chi non pensa come il sistema impone: viene rimosso, manipolato, omologato, messo a tacere, annullato nel dire e nell’essere ascoltato».
Antonio Presti. Suite d’autore: l’arte si fa dimora
Le nuove opere fanno da cornice all’Atelier sul mare – asteroide20049antoniopresti, offrendo un’esperienza immersiva tra arte e ospitalità. Un luogo che in sintesi nulla ha da invidiare a una galleria d’arte, dove è possibile soggiornare circondati da sculture, installazioni e opere d’autore, in un dialogo costante tra arte moderna e contemporanea.
Tra gli artisti che hanno contribuito alle suite e alle opere permanenti figurano maestri come
- Ceroli,
- Consagra,
- Staccioli,
- Festa,
- Nagasawa,
- Marini,
- Perilli,
- Mambor e
- Ceccobelli.
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