Inaugurato il Museo della Sicilianità, memoria della nostra isola


Museo della Sicilianità

Villa Adriana è una delle più rinomate ville della Piana dei Colli nonché dimora storica di grande patrimonio artistico. Grazie al lavoro della cooperativa “Sicilia Isola dei Tesori” la villa ha cominciato a proporre iniziative artistiche, culturali e sociali.

Dopo numerosi lavori di ristrutturazione, è stato inaugurato il Museo della Sicilianità che ha l’obbiettivo di raccontare un pezzo di storia artistica della nostra Isola. Il museo è stato curato da Giacomo Callani, collezionista d’arte e editore, che ha coltivato per circa dieci anni opere d’arte, manufatti e pezzi storici di artigianato in grado di esprimere la cultura e la bellezza del territorio siciliano.

“Avevo bisogno di un luogo tanto ampio da potere raccogliere tutto e, dopo tanto cercare, – dichiara Callani – ho avuto questa opportunità che ho conto al volo”.

La villa si presenta come un luogo di valorizzazione culturale. Infatti, darà la possibilità ad artisti di esporre le proprie opere d’arte dando anche modo ai visitatori di esplorare e conoscere la storia di Adriana. La Villa, il cui nome completo è Villa Statella Spaccaforno – Bordonaro, fu costruita nel 1750 dal marchese Giacomo Mariano Bajada. Dagli anni Cinquanta è stata affidata alle suore francescane missionarie dell’Eucaristia. Si tratta di una delle residenze aristocratiche più belle della città, sia da un punto di vista architettonico che per la ricchezza degli arredi interni. All’interno sono presenti affreschi, fregi lungo le pareti e diverse stanze adornate da stucchi rococò collegate da maestose scale in marmo rosso.

Le numerose stanze daranno modo di conoscere la storia della Sicilia dal punto di vista dei suoi mestieri e racconterà un pezzo del passato, dai temi della legalità a quelli più satirici, con l’obbiettivo di rispettare e valorizzare il luogo. Lo scopo primario sarà rendere partecipe la cultura a trecentosessanta gradi attraverso rassegne musicali, teatrali e artistiche.

Articolo di Salvo Privitera

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