A giugno a Palermo c’è il Festival dell’editoria


Si definisce Festival dell’editoria indipendente e da quattro anni ha aggregato la voglia di libri e di cultura che i palermitani, se stimolati, sono pronti ad esprimere. Torna  nel week end tra il 7 e 9 giugno, nella nuova location del convento di Storia Patria nella splendida piazza barocca di San Domenico, la kermesse di Una Marina di Libri organizzata da Navarra editore e dal consorzio CCN Piazza marina& dintorni. Una due giorni di workshop, dibattiti e presentazioni che richiama 43 editori di cui 23 sono nazionali. Attratti dal successo delle scorse edizioni che ha raccolto 20 mila tra addetti ai lavori e curiosi, e dalla quota d’ iscrizione tra le piu basse dei festival italiani (180 euro).  Le vendite di libri l’anno scorso si  sono aggirate intorno ai 7.200 volumi e dei visitatori raddoppiati, a fronte dei 10.000 dell’anno precedente.

 

Ma la notizia eclatante è che – ha spiegato Ottavio Navarra organizzatore – è  che il festival, basandosi su molto volontariato, si realizza con un budget di 12.000 euro. Una beffa agli eventi spendaccioni che sino ad oggi in Sicilia l’ hanno fatta da padrone. E non a discapito della qualità, conclude. Una Marina di Libri è risultato evento emergente di Italia al premio Festival of festivals all’interno di una rosa di dieci nomi, premiato anche al Librogame, un’ innovazione tutta palermitana.

Già partiti gli eventi di attesa al festival, tre  le presentazioni a cura dell’ editore Sellerio che mette in campo nomi di spicco come Marco Malvaldi il 22 e Andrea Molesini il  29.

Tre i workshop a tema che il pubblico potrà seguire oltre alla mostra mercato: Letteratura e visualità, Scritture collettive e Giornalismo culturale e terza pagina, alla sera i dibattiti e l’ intrattenimento. L’ evento,  avrà un appoggio logistico dal Comune, assessorato alla Cultura, che chiuderà per l’ occasione la piazza alle auto. Sarà l’ occasione per scoprire il complesso di Storia Patria e del polo monumentale di San Domenico, con angoli mai aperti al pubblico come la cappella di Santa Barbara, la sagrestia ed il chiostro interno, ancora bisognoso di un definitivo restauro dopo i bombardamenti. Previsti anche laboratori ludici per i bambini.

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