Premio città di Leonforte, tra letteratura e teatro


premio città di leonforte

Sarà un misto tra teatro e letteratura la XXXV^ edizione del Premio Città di Leonforte, oganizzato dall’ Assessorato alla Cultura, Sport, Spettacolo e Turismo del Comune dell’entroterra siculo in collaborazione con Eventiquattrocultura.

Uno stravagante concorso letterario quello proposto per questa edizione, che premierà i vincitori nella serata finale del 29 Agosto presso i locali dell’Ex Stazione, un’ibrida combinazione di generi narrativi che ha tratto ispirazione dal libro “Micronarrativa. Vite in 140 caratteri” di Andrea Maggiolo. Un modo breve e simbolico di raccontare le cose, attraverso parole che rievocano immagini e generano pensieri, tutto deve rientrare in 140 caratteri, il riferimento a Twitter è inevitabile. Un premio letterario che cerca di stare a passo coi tempi traendo spunto dal cambiamento sociale e la partecipazione alle due sezioni di Micronarrativa è numerosa.

Premio città di Leonforte, omaggio al teatro

Ma il premio Città di Leonforte quest’anno ha voluto omaggiare il teatro.

Nel cortile della Vecchia Stazione infatti quattro appuntamenti vedranno esibirsi le compagnie selezionate dal grande concorso che nelle serata del 29 si aggiudicheranno i premi Miglior Attore/ce protagonisa, Miglior Attore Caratterista, Miglior Spettacolo, Miglior Allestimento e Miglior Regia previsti dal Bando.

Il 17 Agosto andrà in scena “Cucu” di Officina Tea (L)tro di Altavilla Milicia, PA; uno spettacolo che parla di radici, di esclusione, di diritto alla casa, al lavoro alla libertà e all’amore, la storia di due personaggi veri e poetici. Il 21 Agosto sarà la volta di “Segni di Mani femminili” del Banned Theatre di Catania, un ritratto della comunità ebraica che popolò la Sicilia fino alla cacciata del 1492,il racconto di uno spaccato di vita del quale restano pochissime tracce. Il 24 invece la compagnia del Teatro del Bianconiglio di Eboli si esibirà con lo spettacolo “Settaneme”, ambientato in un limbo fuori dal tempo, in un mondo ancestrale e tribale dove “sette anime” rivivono leggende ispirate alla tragedia greca attraverso canti e tamurriate. Mentre il 28 agosto sarà la volta di Xanax, a cura del Teatro Claet di Ancona, “brillante psicodramma” riporta il sottotitolo, uno spettacolo che ricorda un po’ le nevrosi lui/lei del film “Maledetto il giorno che ti ho incontrato” di Verdone.

È una scommessa quella di questa edizione del Premio Città di Leonforte che attingendo alle ideologie delle edizioni passate cerca di “rapprensentare lo spirito dei tempi”che contraddistinguono la società con cui ci si interfaccia e cercano di arricchirla con nuove forme di partecipazione che possano inglobare espressioni artistiche eterogenee,  dalla Letteratura al Teatro alla Fotografia.

 

 

 

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