“La Sicilia alla ricerca dell’anima greca”: le opere di Vincenzo Gennaro


 “L’artista, quello che agisce, sempre, nella piena autonomia del suo pensiero creativo, è in fondo un forzato della libertà che persegue un obbiettivo assurdo, inesistente, perché non confortato, mai, da un traguardo definitivo. Davanti a sé la strada da percorrere rimane comunque aperta, con tutti  i suoi ostacoli, i suoi misteri, i suoi tormenti implacabili”. Così Brancusi scrisse sull’operar d’artista e nulla è più confacente all’attività di Vincenzo Gennaro, “Sculptor optimus”, classe ‘44.  L’Accademia di Belle Arti di Agrigento ha appena proposto nel Museo Archeologico di Enna “La Sicilia alla ricerca dell’anima greca”, bronzi e medaglie fuse e coniate di Vincenzo Gennaro. Per l’ennesima volta è grande successo. L’ideazione di una mostra itinerante che rispolverasse nozioni e ricercasse analogie con i colonizzatori greci, che fosse esplorativa ma al contempo un ritorno alle origini, è adesso felice realtà.

 

In inverno, presso la chiesa Maria SS. della Misericordia a Termini Imerese lo stesso materiale avevano coinvolto e convinto tutti i visitatori, tanto da suggerire un ulteriore uscita sul territorio. E’ stata la volta Himera, del suo Museo Archeologico. Il Nostro non s’è fermato e in maggio la poetica è stata condivisa a Montecitorio, nel complesso monumentale della Camera dei Deputati. Ora l’intenzione è quella di frequentare tutta la Magna Grecia, ripartendo nella prossima stagione proprio dalla Calabria.

Intanto, sempre a Enna, il 2 agosto, avrà luogo un’esposizione di  sculture a tema sacro, bassorilievi e ancora medaglie, esemplificative dei bronzi monumentali sparsi lungo tutta la penisola.

Diciamolo apertamente: si tratta di opere che non lasciano adito a dubbi di sorta relativamente ai requisiti artistici di cui possono vantare la titolarità, opere originalissime, inconfondibili, interdipendenti, che riflettono una determinata concezione multipla a sviluppo ciclico.

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