“Se il vero prende corpo” mostra d’arte contemporanea in onore di Michelangelo Castello


Sabato 31 maggio alle ore 18,30 sarà inaugurata nello spazio espositivo del   Palazzo della Provincia regionale di Siracusa, in via Roma 31, “Se il vero prende corpo”, un omaggio di 31 artisti siciliani a Michelangelo Castello.

A presentare al pubblico la mostra d’arte contemporanea, che rimarrà aperta sino al 15 giugno, saranno gli organizzatori, il presidente dell’associazione culturale “SpazioA” e direttore del reparto di Medicina interna dell’ospedale Umberto I di Siracusa Michele Stornello, amico ed estimatore di Castello, ideatore dell’evento, nonché Antonio Vitale, titolare della Galleria d’arte e Associazione culturale “SPAZIOVITALEin”, curatore della mostra, che proporrà il suo intervento critico e analitico sull’esposizione e sul percorso delle opere. Elio Cappuccio, docente di storia e filosofia del Liceo classico Tommaso Gargallo di Siracusa e autore di numerose pubblicazioni di Storia dell’arte commemorerà la figura dell’umanista siracusano cui l’evento è stato dedicato.

Il titolo della mostra prende ispirazione da una pubblicazione di estetica di Michelangelo Castello: “Se il vero prende corpo” ha rappresentato per me e continua a farlo – sottolinea Michele Stornello – l’attenzione radicale alla espressione complessiva della coscienza, intesa come la porta di accesso della realtà che mi circonda e ad un tempo quella di uscita della consapevolezza del gesto esistenziale che si sviluppa. Diventa una necessità quella di ricercare nella nostra coscienza quegli elementi del nostro vero che possono anche sgomentarci, talvolta sorprenderci ma che in ogni caso danno spessore alla nostra consapevolezza. Nasce da questo l’idea di invitare un gruppo di artisti, che fanno da sempre della ricerca del loro vero il momento della forza creativa che si realizza nella forma della loro opera, a condividere con me la realizzazione di questa mostra”.

L’obiettivo è quello di attivare, per i visitatori, uno spazio virtuoso intorno al cui asse ruoterà l’ispirazione e la creatività artistica che diventano materia del pensiero: “ Questa mostra come ogni mostra – spiega Antonio Vitale –  è il punto di congiunzione tra l’opera e il suo pubblico. Un’arte senza spettatore sarebbe inconcepibile e l’idea dell’importanza della partecipazione è evidente dal momento in cui il fruitore può fare propri sentimenti e i pensieri del suo autore o stimolare risorse che sono già dentro di sé, aggiungendo in una lettura globale un colore di “senso” all’opera stessa. L’arte è la materia offerta dal pensiero, è la rivelazione del sensibile, sicché per un artista la materia utilizzata è contenente e contenuto, non è un qualunque pigmento, non è la superficie bianca di una tela, non è la consistenza di un marmo, ma gli elementi percettivi a cui questi rimandano in termini di temperatura di colore, struttura incastrata di trama e ordito, grafia o geografia calligrafica di venature scritte su rugosa o patinata pietra. Lavorare la materia per un artista significa creare nuovi destini, determinare un allargamento dei confini del mondo”.

Michelangelo Castello fu medico ed umanista. Il suo interesse è stato rivolto alla professione medica e in pari grado alla ricerca estetica del bello. Fondò insieme a Demetrio Paparoni la rivista d’arte “Tema celeste” che divenne poi di diffusione internazionale. Autore di pubblicazioni scientifiche così come di pubblicazioni umanistiche e artistiche rivolte all’analisi dei percorsi e delle espressioni artistiche come ricerca costante della complessità del vero. “Michelangelo considerava la medicina una scienza umana che, pur adottando i metodi del meccanicismo, non poteva rinunciare a confrontarsi con fenomeni che sfuggono a parametri meramente quantitativi – ricorda Elio Cappuccio –. Tendeva così a superare ogni dicotomia fra le due culture, cercando di rendere compossibili mondi considerati spesso netta opposizione. In tale direzione si possono comprendere le sue incursioni nel mondo dell’arte contemporanea, in cui ritrovava lo stile analitico del concettualismo e insieme la libertà creativa del gesto”.

Ad esporre saranno gli artisti Michele Alfano, Luciana Anelli, Salvo Bonnici, Beppe Burgio, Salvatore Canigiula, Aurelio Caruso, Vito Catalano, Giovanni Compagnino, Piero Corpaci, Giuseppe Corradino, Concetta De Pasquale, Orazio D’Emanuele, Atanasio Giuseppe Elia, Raimondo Ferlito, Giuseppe Forzisi, Francesco Fugali, Manlio Geraci, Francesco Giglia, Liliana Guarino, Torquato La Mattina, Beppe Madaudo, Carmelo Micalizzi, Vincenzo Ognibene, Giuseppe Pravato, Salvatore Provino, Gigi Regalbuto, Attilio Scimone, Turi Sottile, Nuccio Squillaci, Michele Stornello, Giuseppe Tomasello.

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