Un nuovo murales di Addiopizzo in memoria di Borsellino


Da qualche giorno, sulla parete esterna del carcere di piazza Lanza, in via Cesare Beccaria a Catania, campeggia il volto inconfondibile del giudice Paolo Borsellino. Accanto a lui – su un fondo giallo ocra – spicca l’immancabile agenda rossa, che il magistrato portava sempre con sé e che ancora, a vent’anni di distanza dalla sua morte, non è stata ritrovata. Ma Borsellino non è solo, come non lo era in vita nell’adempimento del suo dovere: a fargli da “scudo protettivo” erano impegnati ogni giorno i suoi agenti di scorta, che pian piano stanno prendendo forma anche nel grande murale catanese; fedeli servitori dello Stato troppo spesso dimenticati, di cui magari non si ricordano né le storie, né tantomeno i nomi. Ma per fortuna sono in tanti a tenere viva la memoria delle tragiche stragi di mafia del ’92, di cui proprio quest’anno si celebra il ventennale; fra questi ci sono i ragazzi dell’associazione antiracket Addiopizzo, che già lo scorso anno, nella circonvallazione catanese, avevano dedicato un murale al giudice Giovanni Falcone, alla moglie Francesca Morvillo e agli agenti di scorta, e ora ci riprovano con una nuova imponente opera in ricordo dell’eccidio di via D’Amelio.

 

“La nostra intenzione- spiega Riccardo Maita, vicepresidente di Addiopizzo Catania – è dare alla città un segno visibile, affinché il ricordo del loro sacrificio sia quotidiano, e non limitato solo al giorno delle celebrazioni. Non a caso abbiamo scelto il muro del carcere, perché è un luogo simbolo della legalità. Tra l’altro, esattamente di fronte all’opera, si trova la scuola media Ettore Majorana: una coincidenza significativa, considerato che i primi destinatari del nostro messaggio sono i ragazzi. I quali non hanno tardato a rispondere: in molti, anche accompagnati da docenti, si avvicinano con frequenza per darci una mano, così come tanti catanesi, che ci ringraziano e ci invitano ad andare avanti”.

Come lo scorso anno, anche stavolta l’autore del disegno è Antonio Barbagallo, artista catanese nonché socio di Addiopizzo. È lui, con l’immancabile caschetto giallo di protezione, a salire e scendere con destrezza sul ponteggio mobile montato per l’occasione, mentre i ragazzi lo aiutano di buon grado con rulli e pennelli. Il costo del murale è sostenuto totalmente da Addiopizzo, che ha impiegato a questo scopo una parte del ricavato della recente lotteria di Pasqua. “Per questo –  aggiunge Maita – tutti i catanesi che hanno acquistato i biglietti della lotteria hanno dato il loro contributo fattivo alla realizzazione dell’opera”.

Nonostante il caldo, i lavori procedono spediti tutte le mattine, da lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 15:00. Chiunque, armato di buona volontà, può dare il proprio contributo. Per questo i ragazzi di Addiopizzo hanno lanciato su Facebook una vera e propria “campagna reclutamento”, per la quale già fioccano le adesioni.

 

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