Egle Doria insieme ai detenuti del carcere Lanza in “La Patente” di Pirandello


I detenuti della C.C. Di Piazza Lanza daranno vita allo spettacolo “La Patente” di L. Pirandello come restituzione ed evento conclusivo dell’attività di progetto PON 2014, gestito dall’Istituto Alberghiero “K. Woijtyla”, condotto dall’attrice Egle Doria, in collaborazione con il tutor  Salvo Scupolito e la prof. Silvana Di Rosa.

I conduttori del corso hanno saputo trasmettere il valore del gioco teatrale, una delle più efficaci e catartiche forme d’arte, che avvia nell’individuo un processo di conoscenza di sé stesso, un miglioramento delle capacità di confronto e di spirito di collaborazione con l’altro.

Se tutto questo avviene a Piazza Lanza, ovvero in un luogo di “sconto” delle responsabilità commesse, lo spirito proprio dell’arte può diventare il seme di un processo di consapevolezza e di crescita dell’individuo.

Il testo di Pirandello ha dato, inoltre, significativi spunti di riflessione sulla giustizia e sui luoghi comuni: la disperazione di un uomo perseguitato dalla fama di jettatore e la coscienza di un giudice che non vuole intentare un processo iniquo sono state i concetti che hanno permesso ai nostri protagonisti detenuti di indossare la maschera dei personaggi e dismettere  quella  della vita “di fuori”.

La Direzione ha sostenuto l’organizzazione della rappresentazione e la scelta del testo teatrale, convinta che questo tipo d’attività non solo alleggerisce l’animo della persona, ma fornisce una traccia utile ove sviluppare a pieno titolo le finalità istituzionali, trattamentali e di costruttiva gestione del tempo detentivo.

La morale emersa dall’attività svolta ha voluto trasfondere in ogni recluso coinvolto, l’assunto di un’esperienza detentiva vista come l’offerta di un’ opportunità di svago ma anche di riflessione su temi alternativi rispetto un certo modo di vedere la realtà: grande sarà l’emozione quando, in scena, si scandirà da parte dell’interprete la pirandelliana battuta “…la mala gente ha da fare con la giustizia”.

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