“Per non morire di mafia”, ritratto di Pietro Grasso


Non è la solita pièce teatrale sulla mafia e neanche un banale e sterile racconto su una delle pagine più importanti della nostra storia di siciliani ed italiani. È un ritratto emozionante ed emozionale di un uomo, Pietro Grasso, che ha dedicato e continua a dedicare la sua vita alla lotta contro la mafia e la criminalità. Una testimonianza di un siciliano, che ha deciso di combattere e reagire a quel cancro lacerante che giorno dopo giorno ha etichettato milioni di onesti siciliani come mafiosi. Dopo il debutto nel 2010 al Festival di Spoleto e duecento repliche per tutta la penisola “Per non morire di Mafia”, scritto da Pietro Grasso quando era ancora procuratore nazionale antimafia, ritorna a grande richiesta al Teatro Verga, con la regia di Alessio Pizzech, in scena fino al 13 aprile.

La narrazione dei fatti si intreccia alla storia personale del protagonista, magistralmente interpretato da Sebastiano Lo Monaco, il quale racconta con grande intensità, vigore e passione le paure, le difficili scelte familiari, i gesti di coraggio e la presa di coscienza di non sottomettersi alle minacce mafiose determinando così nelle nuove generazioni la concreta speranza che qualcosa può e deve cambiare. Siamo davanti alla più alta espressione di teatro civile ed educativo, che permette nell’evoluzione del racconto di poter riacquistare quel senso di civiltà ogni giorno più debole. Lo spettatore si trova partecipe e sempre più coinvolto alla grande riflessione del monologo dell’attore siracusano, che inizia dai ricordi della propria infanzia e della piccola realtà siciliana verso un contesto più ampio  e doloroso in cui si compie il tragico fenomeno mafioso fino ad arrivare alla confessione del primo pentito Tommaso Buscetta e l’apertura del maxi processo contro la mafia il 10 febbraio 1986. Avvincente e commovente il ricordo dei giudici Falcone e Borsellino, il cui insegnamento continua a vivere anche oltre la loro scomparsa, suscitando nel pubblico un crescendo di  emozioni.

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