“L’attore che riesce a strappare un sorriso al pubblico? Credo che faccia un’opera pia”. E se lo dice Massimo Lopez c’è da crederci. Di lui possiamo dire che è un attore, doppiatore, comico, imitatore e conduttore televisivo italiano. In tanti lo ricordano al fianco di Tullio Solenghi e Anna Marchesini con i quali ha lavorato dal 1982 al 1994, proseguendo successivamente la sua carriera artistica da solo. Lo incontriamo nei camerini del Teatro Abc di Catania, pronto a dare il suo contributo alla nuova trasmissione condotta da Salvo La Rosa Meraviglioso, stasera in onda con la seconda puntata su Tgs (canale 15 per tutta la Sicilia), Rtp (canale 17 e 646 per Messina e Reggio Calabria) e Viva l’Italia Channel (canale 879 di SKy). Meraviglioso sarà in streaming ad alta definizione anche sulla pagina facebook Salvo La Rosa official. E questa sera saliranno sul palco anche Anna Tatangelo, Massimo Spata, Vincenzo Spampinato, i Violinisti in Jeans e Francesco Scimemi.
Intervista a Massimo Lopez
Oggi cosa significa far sorridere le persone?
“È un compito molto particolare. Sorridere è una terapia per il pubblico ma anche per chi ci riesce a suscitare il sorriso”.
Cos’è Meraviglioso?
“Lo dice la parola stessa. Meraviglioso è un qualcosa che diventa sempre più raro. C’è, è presente ma bisogna non farselo scappare. Se ci si guarda bene intorno, tutto è meraviglioso. C’è anche da meravigliarsi per la meraviglia della vita. È importante meravigliarsi di meravigliarsi”.
Lei è uno dei doppiatori più importanti del panorama italiano, ma cosa si prova a “vestire i panni” di qualcun altro?
“Non è distante dal discorso dell’attore. Anche lì si interpretano dei ruoli che realmente non sei tu. Non sei te stesso. Per capire questo concetto si dovrebbe entrare in Pirandello. Entrare nel doppiaggio significa togliersi completamente la propria personalità. Dimenticarsi di quello che si è. Lanciarsi direttamente nel rispetto totale di quello che in quel momento stai interpretando. Devi rispettare l’attore che sta recitando. Devi cercare di dosare bene la voce e non deve essere necessariamente la tua. Non devi forzatamente imporre la tua personalità, ma devi provare a variarla, in base alla fisicità del personaggio”.
Tanti i personaggi imitati, c’è qualcuno a cui è più legato?
“Tutti quelli che ho fatto li ho interpretati perché mi divertiva farlo. Forse a Tale e Quale Show era diverso, l’imitazione era una gara. Significava interpretare dei personaggi che mai avrei pensato di scegliere. Ho dovuto studiare e provare a capire dove si poteva arrivare”.
Cosa l’ha spinta a provare a recitare?
“La mia timidezza. Prima di fare questo mestiere, il desiderio era quello di fare teatro per vincere la timidezza. È quasi un paradosso ma in realtà ti esibisci perché hai l’alibi di interpretare qualcosa che non sei tu. A furia di interpretare qualcun altro, di entrarci dentro, ho acquisito la mia sicurezza”.
Cosa può augurare di Meraviglioso a Salvo La Rosa?
“Gli auguri fanno sempre bene. Auguri e in bocca a lupo a Salvo La Rosa. Ci siamo trovati fin da subito. Appena ci siamo incontrati, siamo subito entrati in sintonia. Questa è la regola numero uno”.
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