L’emozione della tradizione all’asta per beneficienza


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Così Lucia Morana torna a far parlare di sé; l’avevamo incontrata tre anni fa in quel gingillo di preziosi ricordi, un piccolo shop on the street a Marzamemi in provincia di Siracusa, dove la protagonista della nostra storia,  aveva deciso di rompere con la tradizione.  «Tenerle chiuse nel buio di un baule in attesa di chissà chi, di chissà cosa, di chissà quando, proprio non aveva senso» -aveva spiegato ai microfoni di Sicilia&Donna- «le coperte del mio corredo sarebbero state destinate ad invecchiare, infatti, se io non avessi deciso di rompere con le tradizioni e usarle per ricavare scialli con temi che sanno di Sicilia».

Nella foto Lucia Morana

Far rivivere le «cose vecchie» e «rivederle in tutti», questo il desiderio di Lucia, che ama la sua terra e con la mente illuminata dalla luce dei suoi grandi occhi azzurri, una ne pensa e cento ne fa. Lei che, pachinese di origine, a pane e tradizioni c’è cresciuta, lei che sapeva bene che preservare la tradizione tramandando il baule alla figlia non avrebbe portato a nulla, lei che ama ricordare la Sicilia come era una volta ripercorrendo le tradizioni per renderle vive, lei che usa i suoi occhi anche per gli altri, «… noto spesso che la gente non si accorge delle cose che ci circondano, o del fatto che possano essere qualcosa che apparentemente non sembra, per questo mi piace dar vita alle cose in modo diverso e porgerle agli altri per quelle che sono, così il riciclo ha un senso». Ecco che inspiegabilmente le pietre danno vita a natività, dai rami secchi fioriscono alberi e i ciottoli diventano barche.

Così in un coacervo di luci e colori, sentimenti e sapori, sorrisi e abbracci, Lucia accoglie clienti ed amici nel suo salotto di Pachino, città natale in provincia di Siracusa, dove ha ricreato il suo nido e dove, domenica scorsa, ha dato vita ad un altro progetto tutto benefico e al femminile. «Inviterò le donne che verranno a trovarmi in negozio a usare i pennelli per riempire una tela bianca –ha detto- avranno a disposizione i colori che vorranno e li useranno sulla base delle emozioni che proveranno in quel momento, una tela emozionale, dunque, che sarà messa all’asta per aiutare due famiglie in difficoltà, un modo diverso e più sentito per aiutare chi ha bisogno di noi, un modo unico –forse- come sono io».

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1 Commento

  1. Di Martino carmela
    23 giugno 2017
    Rispondi

    E una gioia di donna saggia creativa tanti idea meravigliosa

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