Ripartiamo dal lavoro: al via la campagna per l’occupazione di CPO di Palermo


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Come ha spiegato il presidente dell’Ordine dei consulenti del lavoro di Palermo (CPO), Vincenzo Barbaro, aprendo il convegno intitolato Ripartiamo dal lavoro 2015, l’iniziativa “sarà una campagna testarda, martellante, quotidiana, che come consulenti del lavoro porteremo avanti ad ogni livello fino a quando nel cuore e nella mente dei nostri governanti non sarà chiaro che se non riparte il lavoro non riparte il Paese”. Il manifesto Ripartiamo dal Lavoro, utilizzato già nel maggio del 2013, per una fortunata iniziativa, è stato infatti registrato come slogan della campagna incessante che partirà proprio dal capoluogo siculo, e rappresenta ancor oggi l’invito che i Consulenti del Lavoro rivolgono all’opinione pubblica. Vincenzo Barbaro ha ribadito come ogni spunto

Vincenzo Barbaro
Vincenzo Barbaro

dovrà essere utile a creare posti di lavoro. “Ad esempio – spiega – per il convengo di oggi abbiamo inviato a tutti i 700 iscritti una app che consente di consultare tutta la normativa in materia di riforma del mercato del lavoro e di avere informazioni sul programma e sui luoghi dell’evento. Utilizzando una nuova tecnologia creata proprio dai giovani che hanno così trovato occupazione”.
I consulenti del lavoro sono inoltre convinti che sia necessario ripartire dalle scuole. Ed è per questo che sono stati consegnati i premi agli istituti vincitori del concorso Il lavoro e la Costituzione, bandito dall’Istituto scolastico regionale in occasione del Festival del lavoro di giugno.
Il primo premio è andato alla scuola Karol Wojtyla di Santa Flavia che, con il video Farò il pescatore sul lavoro come solidarietà ed integrazione ha commosso le migliaia di consulenti presenti al Festival, al punto che il sindaco Leoluca Orlando ha ritenuto di farne omaggio a Papa Francesco.
Il presidente Vincenzo Barbaro è tornato poi a discutere sull’operato dei centri per l’impiego in Sicilia, che, secondo il rapporto del ministero del Lavoro, rispetto alla Lombardia contano il triplo di personale e un terzo di risultati: “La mia non era una critica alle persone – ha chiarito – ma ad un sistema che va rivisto per mettere questi lavoratori nelle condizioni di rendere servizi efficienti a chi cerca un’occupazione. Le disfunzioni registrate in occasione di Garanzia Giovani, che è un evento occasionale, dimostrano che queste strutture hanno problemi di regolamenti, di tecnologie e di raccordo con istituzioni e imprese, che rendono lento e difficile il fornire i nuovi servizi richiesti dalla riforma del mercato del lavoro”. L’Ordine dei consulenti del lavoro Migliaia di cassintegrati, che ora dovranno essere profilati, dovranno sottoscrivere il Patto di servizio e sottoporsi a periodi di formazioneha sollevato anche il caso delle migliaia di cassintegrati, che ora dovranno essere profilati, dovranno sottoscrivere il Patto di servizio e sottoporsi a periodi di formazione, il tutto in sinergia con Inps e imprese. “Il primo impegno del nuovo assessore regionale al Lavoro – conclude Vincenzo Barbaro – deve essere quello di mettere mano al raccordo tra uso degli ammortizzatori sociali e politiche attive e ciò va fatto con un equilibrio tra intervento pubblico e privato”.

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