Working capital, nuove scommesse sull’imprenditoria


working capital

Un ecosistema di creazione innovativa, un acceleratore di idee, uno scrigno d’innovazione. Questo è Working Capital, programma di Telecom Italia nato nel 2009, e lanciato proprio da Catania, per fare scouting di idee e talenti ed aiutare le start up più meritevoli a fare impresa e svilupparla.

Una filiera completa dal momento culturale della promozione di idee, all’infrastruttura tecnica, agli acceleratori, agli strumenti per consentire alle nuove imprese di avere il primo cliente, ma soprattutto per sostenere la crescita delle start up attraverso un fondo di investimento.  Un nuovo reale, concreto trampolino di lancio per giovani imprenditori siciliani, una nuova entusiasmante sfida per la Sicilia.

«Ad oggi, sono presenti acceleratori a Roma, Milano, Bologna e Catania, abbiamo consolidato strumenti importanti quali “Albo Veloce” e il “Basket Innovazione”; quest’anno assegneremo 40 grant di 25.000 euro ciascuno e altrettanti percorsi di accelerazione. L’ “Albo Veloce” è un canale preferenziale per le start up che hanno raggiunto i loro obiettivi, un modo per diventare fornitori di Telecom Italia, il “Basket Innovazione” è, invece, un extra budget messo a disposizione dei nostri manager per incentivare l’utilizzo delle start up; questi due strumenti rappresentano la concretezza del programma e sono l’emblema del cambiamento culturale che la nostra azienda vuole mettere in atto. La novità di quest’anno è la creazione del fondo di Venture Capital con cui prevediamo di investire circa 4 milioni e mezzo nei prossimi 3 anni.» Così Roma, Milano, Bologna e Catania capo di Working Capital operations, ha dichiarato durante l’inaugurazione della nuova sede catanese del WCAP.

All’evento non sono mancate figure istituzionali del calibro di Delrio, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha proferito parole cariche di speranza per il futuro della nostra Isola, «La Sicilia è un buon posto per investire, creatività, innovazione e sinergia, prima di tutto; noi crediamo nei giovani e nel Sud, gestirò al meglio i fondi europei in questo governo, sono più di 180 miliardi di euro che non vogliamo sprecare!»

Perché «Non c’è solo la Sicilia degli stereotipi, c’è anche un’altra Sicilia che vogliamo portare avanti puntando sui processi formativi e trasformando l’intelligenza dei nostri ragazzi in capacità produttiva.», ha dichiarato il Sindaco Bianco soffermandosi sul concetto di alleanza così come il Rettore Pignataro che ha aggiunto «Si parla spesso di innovazione, ma a volte si rischia di creare slogan retorici che non possiamo permetterci. Un polo importante per l’innovazione è l’Università, ma questo da solo non basta, serve l’alleanza col mondo dell’impresa. Vogliamo indirizzare i giovani verso l’elaborazione di idee e la concretizzazione delle stesse. Catania è sede di uno dei 4 Contamination lab finanziati dal Ministero dell’Università e Ricerca e noi cercheremo di promuovere l’innovazione e di contaminarla facendo sistema tra gli attori imprenditoriali, sociali e istituzionali del nostro territorio.»

 

 

 

 

 

 

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