La decima edizione del Madeinmedi, il Mediterranean Design & Fashion Week, ha rappresentato un trampolino di lancio per i giovani talenti dell’ Accademia Euromediterranea. I diplomandi dell’Harim di Catania, infatti, lo scorso 28 giugno hanno avuto l’opportunità di veder sfilare le loro creazioni sulle passerelle milanesi, in occasione di
Milano Moda Graduate, l’evento dedicato alle scuole di moda italiane. Alla prestigiosa kermesse hanno partecipato ben 17 gli studenti del 4° anno accademico del corso in Fashion Design dell’ Accademia Euromediterranea catanese.
Inoltre, sono state proprio le collezioni di questi giovani designer a chiudere il fashion show che ha avuto luogo lo scorso 2 luglio all’Hotel Plaza Catania. Le loro particolari creazioni prendono ispirazione dagli ambiti più disparati: natura, arte, tecnologia e tradizioni.
Accademia Euromediterranea, gli stilisti
Debora Fazio ha presentato la sua collezione “Kataskeue” che in greco sta per “struttura”: i capi riprendono le forme e le colonne dell’architettura classica greca,;
Giulia Ferruzza, invece, per la collezione“Net or Network?” è partita dai graffiti di Maya Hayuk, un’artista che ha riempito di colori i muri di Los Angeles; per gli abiti della stagione autunno/inverno, Marta Romano ha optato per “Amaterasu”, nome che indica la dea del Paradiso; Tema floreale, invece, quello scelto da Elisa Torrisi per la collezione “Phalaenopsis”che nei suoi sette look ha ripreso le forme dell’orchidea: scollature e maniche con tagli a punta come i petali di questo delicato fiore, colori chiari e tenui che si contrappongono al colore della notte; Martina Blasco con la collezione “Beaux de nuit” ha vestito un uomo chic ed elegante di giorno ma che la notte mostra il lato più oscuro di sé; Roberta Torrisi con “Ekleipsis” ha portato in passerella trasparenze in pizzo, maschere e cappucci che nascondono, fanno intuire ma non permettono di conoscere: tagli e squarci lasciano intravedere un’altra “realtà;
anche la tecnologia ha trovato spazio in passerella grazie a Giorgia Vitello che per la collezione “Universal Appeal” ha adoperato tessuti hi tech e futuristici: abiti divisi in sezioni dai diversi materiali e
colori, camicie con colori simmetrici e trasparenze vestono una donna glam rock cosmopolita che osa e si mette in gioco; “’Nchima”, che in calabrese significa “imbastire”, è il nome della collezione di Daniela Latella che utilizza linee basic e dai tessuti naturali e classici, basandosi sulla sartoria e sulla moda retrò;
Roberta Maggio con “Zentangle” si è lasciata ispirare da un tipo di disegno che serve come mezzo catalizzatore per la meditazione, un metodo inventato e registrato dagli americani Rick Roberts e Maria Thomas per raggiungere gradi di meditazione profondi; Martina Saccà ha presentato la sua collezione “Kintsugi” che si compone di sei outfit dai colori cupi e freddi, per un uomo casual e moderno, giovanile ma ricercato. Federica Romeo con “Painted Ladies” ha proposto sette look dai colori pastello su tessuti invernali ed a fantasia check: linee vintage oversize e dritte degli anni ’60 e ’70 ma reinterpretate in chiave moderna; colori, intrecci, Africa, umanità sono gli elementi che Federica Marisca ha voluto inserire nella sua collezione intitolata “Ubuntu”; Ambra Castello con “A.C.A. Attention Crochet Annoying” ha presentato una collezione primavera/estate tra trasparenze, tessuti tipicamente sportivi, dall’effetto bagnato e
con colori che ricordano i metalli sciolti; Elisa Santaera, infine, ha portato in passerella la collezione “Hush”, che rappresenta un omaggio all’Oriente, al Giappone e giardini Zen: sette look che riprendono colori delle pietre e della sabbia per una donna moderna e al contempo tribale.
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