Amnesty dedica una serata alle donne


“Si parla sempre più spesso di pari opportunità e parità di genere ma riuscire ad ottenere una giusta e reale uguaglianza è ancora un sogno irrealizzato”. Queste le parole della giornalista Elisa Guccione nell’introdurre il delicato tema del femminicidio durante l’incontro organizzato dalla sezione catanese di Amnesty International, Gruppo 72, presso il Palazzo Della Cultura – Sala Refettorio, presieduto dall’avvocato dei diritti umani Antonella Petrosino.

Una serata dal forte coinvolgimento emotivo dedicata al ricordo di Stefania Noce, giovane donna uccisa barbaramente dall’ex fidanzato con dieci coltellate, e alla presentazione del libro della giornalista e scrittrice Serena Maiorana, “Quello che resta” storia di Stefania Noce – il femminicidio e i diritti delle donne nell’Italia di oggi”. “La storia di Stefania non è la storia di un’eroina o di una ragazza speciale – sottolinea Serena Maiorana – è la vita di tante donne umiliate e maltrattate nella loro dignità umana. Tutte un domani potremmo trovarci nella condizione di vittima se l’attuale situazione sociale e mentale non cambia”.

Hanno preso parte alla tavola rotonda, coordinata dalla giornalista Elisa Guccione, Serena Maiorana, autrice, Orazio Licandro, assessore ai saperi e alla bellezza del Comune di Catania, Francesca Raciti, presidente Consiglio Comunale di Catania, Valentina Scialfa, assessore Scuola, università e ricerca e diritti ed opportunità, Liliana Maniscalco, presidente regionale Amnesty International,  Amalia Zampaglione, Associazione Sen, Antonella Petrosino, responsabile Gruppo 72 Catania, Alice Ferlito, attrice.

“Abbiamo scelto di parlare di violenza sulle donne – spiega Antonella Petrosino – proprio nel giorno a noi dedicato perché crediamo, come donne e come attiviste Amnesty, che sia giusto sensibilizzare l’opinione pubblica delle grandi tragedie umane di cui sono protagoniste  ogni giorno milioni di donne. Ogni gesto di solidarietà e di rispetto può salvarci la vita”.

In Italia, ogni giorno, una donna su tre è vittima di femminicidio. Il nostro Paese è tra i primi per la violenza di genere. Sono state uccise negli ultimi tre anni ben oltre 360 donne. Il nostro magazine, in tale contesto, non poteva non sposare la causa ed insieme ad Amnesty abbiamo ricordato anche i tanti casi di donne maltrattate ed umiliate, analizzati nel corso delle nostre pubblicazioni.

“È vero la nostra società oggi non è più di stampo patriarcale – commenta Orazio Licandro – le donne hanno conquistato posti di prestigio anche in politica ed è stato dato più spazio alle qualità femminili ma solo l’indipendenza economica riuscirà a liberarle dal subire certe costrizioni fisiche e psicologiche. Il lavoro, in alcuni casi, è l’unica possibilità concreta per ritornare a vivere. La questione lavorativa è in crisi da anni ma ci si sta adoperando per aiutare le vittime di violenza anche in questo settore”.

Si punta, in una sala gremita di persone con una massiccia presenza maschile, a ricordare anche le tante iniziative nate in memoria di Stefania Noce come la piazza dedicatale nel cuore di Licodia Eubea, paese natale della giovane donna, e l’iniziativa del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’ Università di Catania di intitolare, il prossimo 27 marzo, un’aula alla giovane universitaria ventiquattrenne.

Alcuni brani salienti del libro sono stati letti dall’attrice Alice Ferlito suscitando nel pubblico un crescendo di emozioni.

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