Blue Day: crescita sostenibile e occupazione nel settore ittico


settore ittico
I punti di confronto in occasione della due giorni Blue Day dedicata al settore ittico. Stati generali della Pesca e dell’Acquacoltura, promossi dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, si sono concentrati su:
  • salvaguardia degli ecosistemi e regolamentazione del fermo pesca
  • uso sostenibile delle risorse
  • prospettive delle filiere ittiche e dell’acquacoltura
  • attenzione verso i consumatori.

La certezza è che l’Europa e i Paesi che affacciano sul Mediterraneo debbano affrontare oggi una doppia sfida. L’obiettivo infatti non riguarda soltanto il sostegno alla crescita economica e all’occupazione nel settore ittico, ma lo sviluppo in termini di ecosostenibilità.

Per perseguire questi obiettivi è necessario quindi avviare la cosiddetta Transizione Blu. Un processo strategico per cui oceani sani e ben gestiti possano essere fonte di lavoro e sostentamento. In questo contesto strategici saranno gli investimenti in tecnologie e processi innovativi. Da contrastare, invece, la pesca illegale e i danni ecologici.

Di valido aiuto saranno le misure messe in atto dall’Ue che ha destinato 20 milioni di euro al settore ittico e acquacoltura di cui:

  • 15 milioni per le imprese del settore marittimo,
  • 3 milioni e mezzo per l’acquacoltura
  • ed 1 milione e mezzo per il comparto che opera nelle acque interne attraverso le Regioni e le province autonome nell’ambito delle loro attribuzioni.

Settore ittico. Il contesto storico ed economico

Francesco Battistoni, Sottosegretario al Mipaaf

Gli obiettivi elencati si inquadrano in un contesto come quello della pandemia che ha penalizzato le attività di pesca e acquacoltura nel Mediterraneo, determinando forti diminuzioni delle attività, della produzione e drastici cali dei prezzi dei prodotti.

Per questi motivi, gli Stati generali catanesi sono un’occasione importante per analizzare il settore ittico in toto, partendo proprio dalle criticità riscontrate nell’ultimo periodo.

Settore ittico. Le dichiarazioni

Riccardo Rigillo, Direttore generale Mipaaf

“La difesa della specificità del Mediterraneo, della sua biodiversità ambientale e culturale, ha prodotto effetti di cui oggi paghiamo le conseguenze -dichiara Riccardo Rigillo, direttore generale della pesca marittima e dell’acquacoltura Mipaaf-.

Con gli Stati generali vogliamo affrontare insieme alle marinerie, con i partner europei e i settori produttivi collegati, il cambiamento del settore della pesca e dell’acquacoltura”.
Sul sostegno dell’Ue, aggiunge: “La strategia del Feampa (Fondo Europeo per gli Affari Marittimi, la Pesca e l’Acquacoltura) prevede un fondo da circa 1 miliardo di euro che promuove a livello europeo finanziamenti per sostenere e innovare tutta la filiera”.
“Gli Stati generali della pesca nascono da un’esigenza di confronto fra le marinerie e le Istituzioni -aggiunge il Sottosegretario al Mipaaf, Francesco Battistoni-.
Il nostro orizzonte deve essere quello di far crescere le filiere garantendo crescita e occupazione, migliori condizioni lavorative, implementare innovazione e competitività e creare una stabilità economica duratura”.
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