Catania, corteo antimafia “Mille passi con Giuseppe Fava”


corteo antimafia

Mille passi con Giuseppe Fava, il 5 gennaio Catania scende in piazza con un corteo antimafia in memoria di un grande siciliano e a sostegno della lotta contro la criminalità organizzata.

Trentatre anni fa, davanti al teatro Stabile di Catania, veniva assassinato da Cosa Nostra il giornalista, scrittore e drammaturgo Giuseppe Fava, meglio conosciuto come Pippo. Uomo semplice con la schiena dritta, dopo essere stato direttore del Giornale del Sud, nel 1983 aveva fondato la rivista mensile di inchieste e approfondimento dal titolo “I Siciliani”, divenuta un manifesto della libertà d’espressione in Sicilia, libertà di mettere a nudo la verità senza farsi intimidire, anche quando si parla di mafia sul territorio catanese.

Un corteo antimafia per ricordare Giuseppe Fava
Un corteo antimafia per ricordare Giuseppe Fava

A distanza di oltre trent’anni, Catania non può e non vuole dimenticare questa figura emblematica che ha lasciato una traccia indelebile nei colleghi e nel cuore di tanti siciliani pieni di collera ma carichi di speranza che, come faceva Pippo Fava, continuano a domandarsi A che serve vivere se non c’è il coraggio di lottare? È per questo che “I Siciliani giovani” e “Fondazione Fava” invitano tutti i cittadini catanesi a prendere parte al corteo antimafia che si svolgerà il 5 gennaio. L’appuntamento è alle 15.30 in Piazza Roma. Sarà una marcia fatta di mille passi che separano la piazza dal luogo in cui Giuseppe Fava venne assassinato con cinque colpi di pistola. Dopo la commemorazione accompagnata dal concerto dell’orchestra infantile Falcone-Borsellino, seguirà la consegna del premio nazionale Fava presso il teatro Verga. Ma, innanzitutto, quello del 5 gennaio sarà un corteo che si muoverà in silenzio, “un silenzio che – come si legge sul sito de I Siciliani giovani – grida il disagio, la paura, l’ingiustizia sociale, i diritti negati, l’oppressione del potere politico-mafioso. Ogni passo di quegli uomini e di quelle donne lascerà una impronta indelebile. Un’impronta che unirà, nel nome di Giuseppe Fava, associazioni e movimenti sociali e politici in un’unica voce. Uno striscione avanti con scritto I SICILIANI, portato da chi visse quella stagione e da nuovi uomini e donne che continuano il percorso iniziato trentasei anni fa.”

 

Articolo Precedente “Un inedito gennaio”, rassegna di musica inedita al Morrison Cafè
Articolo Successivo Al Bellini di Catania debutta I am beautiful di Roberto Zappalà

Scrivi un Commento

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *