La festa della donna siciliana nel mondo


Non poteva mancare all’appello e lo ha fatto con il suo stile, impeccabile, sobrio ed elegante allo stesso tempo e, soprattutto, con voce internazionale, come detta la sua importanza. Anche per questo 2014 (e lo fa da trent’anni!), “Sicilia Mondo”, l’Associazione socio-culturale dei siciliani nel mondo, che vanta centinaia di migliaia di iscritti in tutti e cinque i continenti, ha celebrato la Festa della Donna, con un incontro profondo e stimolante per le riflessioni di un presente molto delicato e di un futuro imminente da costruire. Lo ha fatto con il tema: “Donna, l’altra metà del cielo” e con una scaletta di interventi di assoluto prestigio. Lunedì 10 marzo, infatti, nei locali dell’Associazione, coordinati dallo storico presidente di “Sicilia Mondo”, Domenico Azzia, sono intervenuti la presidente regionale alle Pari opportunità, Natalina Costa, l’assessore alle Attività produttive del Comune di Catania, Angela Mazzola, la docente di Letteratura italiana all’Università di Catania, Sarah Zappulla Muscarà, la docente di Storia dell’arte all’Accademia di Belle arti di Catania, Giuseppina Radice, e l’assessore regionale alla Famiglia, alle Politiche sociali e al Lavoro, Ester Bonafede.

La 30^ edizione dell’incontro, che in contemporanea si è svolta in tutte le sedi del mondo dell’Associazione, è stata aperta dai saluti del presidente Azzia: “Laddove ci sono siciliani, c’è la vita, perché portano con essi la cultura dei valori, della famiglia, delle tradizioni, dell’amicizia, dell’ospitalità. Attorno ai siciliani – ha aggiunto Azzia – si formano circoli di simpatia”. Domenico Azzia ha ricordato, inoltre, la figura fondamentale della donna siciliana nel mondo, un vero pilastro per la famiglia costretta a vivere lontano dalla Sicilia ma con l’isola sempre nel proprio cuore.

A portare i saluti del sindaco di Catania, Enzo Bianco, è stata il primo assessore donna alle Attività produttive, Mazzola, segno questo che sempre più donne sono chiamate a guidare comparti delicati della Pubblica amministrazione. “Andiamo avanti – ha detto l’assessore – con determinazione e con amore materno, con concretezza e con forza di volontà”.

“Il rischio – ha spiegato, poi, la professoressa Radice – è quello di lasciare un vuoto di valori alle nuove generazioni, il nulla. Bisogna andare avanti con ottimismo, è questo il messaggio da dare ai giovani”.

Insegnante è anche Natalina Costa, che da anni segue le pari opportunità a livello regionale: “Oggi – ha detto la consigliera – il lavoro per la donna è soprattutto sinonimo di libertà, come lo studio, simbolo di emancipazione e di apertura culturale. Occorre ancora più tutela per le donne, ad esempio per quelle messe in secondo piano nel mondo del lavoro se devono affrontare una scelta meravigliosa come la maternità, ma purtroppo ancora considerata come un ostacolo nei contratti di lavoro”.

E di diritti delle donne, di rispetto per la figura femminile nel mondo ha parlato il magistrato Carmelo Carrara, che ha sottolineato i temi della sicurezza e della legge nei diversi Paesi. Anche l’Italia dovrebbe tornare ad essere la culla del diritto in tal senso.

Della donna nella letteratura, nel teatro e nello spettacolo ha invece parlato la professoressa Muscarà, che ha evidenziato come la cultura sia simbolo anche di crescita sociale, etica ed economica.

Le conclusioni dell’incontro sono state affidate all’assessore regionale Bonafede: “La mia delega, delicatissima, rappresenta un’ottima opportunità, anche se in passato è stata considerata quasi di serie b”. La famiglia è legata all’universo donna, come ha spiegato Bonafede, e gli strumenti a disposizione per la sua tutela aumentano sempre più.

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