“L’Italia sono anch’io”: la Sicilia risponde “tiepidamente”


Il tempo stringe per L’Italia sono anch’io, la campagna che punta all’integrazione degli extracomunitari nella penisola e che si chiuderà a fine febbraio. Grazie alla raccolta firme, partita tre mesi fa, si potranno presentare in Parlamento due proposte di legge di iniziativa popolare che prevedono di modificare le norme attualmente vigenti per l’accesso alla cittadinanza italiana, attraverso la modifica della L. 91/1992 e di estendere agli immigrati, residenti regolarmente in Italia da almeno cinque anni, il diritto di voto per le elezioni amministrative. Ieri, per questa campagna, è stato il termine perentorio in tutto il Paese per certificare ufficialmente le firme al Comitato centrale. Tutti i comitati responsabili di ogni provincia hanno potuto così tastare il polso della situazione. Ma c’è tempo fino a giovedì 23 febbraio per continuare e spedire la raccolta di altre sottoscrizioni.

 

La Sicilia ha risposto tiepidamente all’iniziativa. Una città come Palermo, con oltre 650mila abitanti, ha certificato circa 1000 firme, Messina e Catania hanno registrato circa 800 firme a testa. Mentre la Città dello Stretto ha visto, in questi mesi, il contributo materiale di un paio di organizzazioni quali CGIL e Arcigay attraverso l’allestimento di eventi in piazza, il capoluogo siciliano e Catania hanno ricevuto diversi riscontri anche da altre associazioni. “Inoltre, il pubblico – riferisce l’Arcigay di Messina  – ha mostrato più sensibilità ed interesse verso la riforma per estendere la cittadinanza italiana. Quasi totale disinteresse per quella relativa al diritto di voto agli immigrati”.       

L’iniziativa a livello nazionale è stata promossa da 18 organizzazioni tra cui spicca l’editore Carlo Feltrinell ed ancora: Acli, Arci, Asgi-Associazione studi giuridici sull’immigrazione, Caritas Italiana, Centro Astalli, Cgil, Cnca-Coordinamento nazionale delle comunità d’accoglienza, Comitato 1° Marzo, Emmaus Italia, Fcei – Federazione Chiese Evangeliche In Italia, Fondazione Migrantes, Libera, Lunaria, Il Razzismo Brutta Storia, Rete G2 – Seconde Generazioni, Tavola della Pace e Coordinamento nazionale degli enti per la pace e i diritti umani, Terra del Fuoco e Ugl Sei. A presiedere il Comitato organizzatore è il Sindaco di Reggio Emilia e Presidente dell’ANCI, Graziano Delrio. I moduli per dare un contributo alla campagna vanno richiesti direttamente al Comitato.

 

 

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