Un camion refrigerato donato al Banco Alimentare dal Gruppo Arena


gruppo arena

Il camion donato dal Gruppo Arena al banco Alimentare Sicilia è arrivato da poco nel parcheggio del magazzino all’interno del MAAS, sede dell’associazione.

E’ refrigerato, ha una livrea nuova di zecca e si aggiunge ai due mezzi già a disposizione del Banco Alimentare della Sicilia. Ha una capacità decisamente più alta degli altri due mezzi già in possesso del Banco Alimentare.

Ha una capienza di 14 pedane e la possibilità di trasportare 7 tonnellate di alimenti consentendo ai volontari di effettuare ritiri più consistenti e gestire, con maggiore celerità, il recupero degli alimenti deperibili e non più commerciabili.

«Ringraziamo la famiglia Arena – dichiara il presidente del Banco Alimentare della Sicilia, Pietro Maugeri – un mezzo più grande e più moderno ci servirà tantissimo soprattutto per gestire il fresco e il surgelato. La crescita della sinergia tra profit e no-profit è un attestato di stima nei confronti del Banco Alimentare e verso l’attività svolta negli anni e durante la pandemia.

L’emergenza sociale non è per nulla finita e grazie a questo mezzo avremo la possibilità di rispondere meglio alle richieste di quanti si trovano nella difficoltà, momentanea o persistente. Potremo garantire tre pasti soddisfacenti per sé e per la propria famiglia».

Gruppo Arena: Un grande orgoglio per noi

Un grande orgoglio per noi – dichiara Giovanni Arena, DG del Gruppo Arena e Presidente di VeGé e Aicube 4.0 – poter dare continuità all’impegno che quotidianamente Banco Alimentare della Sicilia, guidato egregiamente dal Presidente Pietro Maugeri.  Non è facile rispondere a un bisogno che, purtroppo, si fa sempre più stringente.

Con questo nuovo furgone refrigerato, per il trasporto di generi alimentari freschi, siamo felici di poter rinforzare la capacità logistica del Banco Alimentare. In questo modo supportiamo l’enorme sfida che portano avanti ogni giorno, contro lo spreco alimentare in favore dei più deboli. Tutti, senza andare lontano, possiamo e dobbiamo cambiare qualcosa, ognuno nel proprio ambito, con i propri mezzi, ma tutti insieme…”.

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