La Grappa batte il Gin: La risposta al Gin Tonic è il Grappa Tonic


grappa tonic

Novità sul beverage per l’estate siciliana, il grappa tonic pronto a scalzare il più classico gin tonic e vuole arrivare al podio di bevanda dell’estate 2021.

L’unico vero distillato al 100% italiano è la grappa, che non viene prodotta anche in Sicilia.

Arriva da Lipari la grande novità, la grappa al mandarino realizzata da Il Giardino di Lipari, cocktail bar e ristorante nella perla delle Eolie.

Sfida iniziata: grappa al mandarino al posto del gin nei cocktail, per incrementare il rilancio del distillato italiano sul mercato nazionale ed internazionale.

L’idea è di Luca Cutrufelli, titolare de Il Giardino di Lipari, la ricetta è stata realizzata dal barman Nicolò Verde.

Giuseppe La Fauci è un giovane distillatore della distilleria di famiglia, la Giovi di Fondachello (ME).

Grappa tonic con scorze di mandarino

“La grappa è l’unico distillato davvero italiano – spiega Luca Cutrufelli – abbiamo deciso di puntare su ciò che davvero caratterizza la nostra bella Italia. Una grappa infusa con le scorze dei mandarini del nostro giardino, dove abbiamo 20 piante di questo agrume siciliano. Abbiamo trovato la ricetta perfetta. Abbiamo così realizzato il primo distillato a marchio Il Giardino di Lipari”.

La grappa al mandarino ha una gradazione alcolica di 42 gradi, si può bere liscia come tutte le grappe, ma si può anche abbinare e miscelare con altri ingredienti. Due le proposte del Giardino di Lipari.

Il Grappa Tonic all’aroma di mandarino, composto di acqua tonica e grappa de Il Giardino di Lipari, è un ulteriore passo verso una piena valorizzazione del distillato italiano.

Il Giardino di Lipari si è inventato inoltre anche un nuovo cocktail, il “Giammù” composto da grappa al mandarino, Sambuca Bona (una soda al gusto di anice e fiori di sambuco) con l’aggiunta di qualche goccia di limone.

Grappa Tonic: tributo alla Sicilia

 

“Un tributo alla tradizione siciliana di bere acqua e Zammù, un liquore di elevata gradazione alcolica al sapore di anice. Si usava assaporarlo nel palermitano per dare sollievo al palato nelle calde giornate estive – spiegano Luca Cutrufelli e Nicolò Verde – il termine Zammù deriva dall’arabo “Zammut” che significa “anice”. Si pensa che anche “Sambuca” derivi dallo stesso termine arabo. Così abbiamo pensato di miscelare la nostra grappa, aromatizzata con i mandarini del nostro giardino, alla sambuca in bottiglia di Bibite Bona, azienda leader siciliana per la creazione di soft drink realizzati con materie prime siciliane”.

 

 

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