Cardiologia Pediatrica: oggi l’inaugurazione del Master di II livello


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Ha preso il via con un incontro ufficiale nell’Aula Magna del Dipartimento di Scienze Pediatriche del Policlinico “G. Martino” di Messina, la seconda edizione del Master di II livello in Cardiologia Pediatrica, organizzato per l’anno accademico 2014-2015, dall’Università degli Studi di Messina e dal Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo- Ospedale “Bambino Gesù” di Taormina.
Si tratta della prima esperienza in Sicilia di questo tipo.

Dopo il successo dello scorso anno, i promotori hanno voluto ripetere l’iniziativa che ha già riscosso un grande interesse con iscrizioni anche da altre regioni d’Italia e qualcuna persino dall’estero.

“Uno degli obiettivi del nostro master –ha spiegato il primario di cardiologia del centro Cardiologico Pediatrico di Taormina, Paolo Guccione – è quello di riuscire a mettere al servizio del piccolo paziente una cardiologia pediatrica di base che sia garantita già nei laboratori dei medici di famiglia di tutta la Sicilia e che, in un lavoro congiunto tra cardiologi e pediatri dell’Isola, dia vita ad una generazione di soggetti sani. E’ dunque senz’altro importante che ci si concentri sulle grandi tecnologie per curare le malattie ma lo è altrettanto dare rilevanza all’assistenza anche dei disturbi più semplici del cuoricino, affinché i piccoli pazienti non si trasformino in soggetti malati. Quello che dobbiamo fare è dunque trasmettere, anche ai giovani che partecipano al Master, una cultura dell’assistenza cardiologica che abbia origine negli studi dei pediatri e che sia orientata anche alla diffusione di informazioni utili a rassicurare i genitori e a suggerire un corretto stile di vita personalizzato a seconda dei pazienti. Nel corso del master affronteremo, dunque, tutti gli aspetti della cardiologia, a 360 gradi”.

Maria Pia Calabrò, direttore del master, ha voluto richiamare l’attenzione sull’importanza che una iniziativa formativa di tale genere assume, in primis sul fronte della ricerca e della didattica, ma al tempo stesso sul piano dell’assistenza. Assistenza che ogni giorno viene alimentata e supportata da una rete di professionisti che, attraverso un team multidisciplinare, cerca di assicurare al piccolo paziente con problemi cardiaci il percorso di cura più adeguato. Lo dimostra la collaborazione ormai da tempo consolidata con diverse realtà presenti all’interno dell’azienda ospedaliera universitaria tra cui la terapia intensiva, neonatale e pediatrica, e la neuropsichiatria infantile.

“Il numero di soggetti che sopravvivono alle cardiopatie congenite oggi è molto più elevato di quello delle nascite di bambini con patologie al cuore mentre fino a cinque anni fa era esattamente il contrario. Ogni anno la percentuale dei cardiopatici che sopravvivono aumenta del 5% -ha detto Bruno Dallapiccola, direttore scientifico dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, presentando una lettura proprio sulle “Basi genetiche dei difetti strutturali del Cuore”.

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