Le mamme No Muos: “Vogliamo essere genitori”


Il comitato Mamme No Muos lancia un appello accorato: “Dateci la possibilità di essere genitori e di garantire ai nostri figli la dignità della vita”. Lo urlano a gran voce, lo hanno ribadito più volte in occasione del Consiglio

provinciale straordinario convocato a Palazzo Minoriti, nel capoluogo etneo. Secondo quanto dichiarato: “leucemie, malattie della pelle, malattie linfatiche, distacco di retina, alterazioni di peacemaker, sono alcune delle gravi patologie che affliggono diversi cittadini e bambini niscemesi”.  

E insieme al no delle mamme arriva anche il no della politica. Il consigliere Nunzio Parrinello ha presentato un atto d’indirizzo con il quale i consiglieri provinciali presenti impegnano il commissario straordinario a predisporre una convenzione con il Consiglio nazionale delle ricerche – Istituto di scienze neurologiche – per monitorare tutta la provincia e i territori interessati da emissioni di onde elettromagnetiche emesse da antenne installate senza un Piano ben coordinato dagli organi competenti; invitano il commissario straordinario dell’Ente a coordinare eventuali azioni per fermare i lavori del Muos con altre Province interessate; esprimono parere favorevole alla proposta del Cnr circa l’avvio di uno studio clinico ed epidemiologico.

 

 

Il primo cittadino del Comune di Niscemi, Francesco La Rosa, che insieme a diversi rappresenti dei comitati No Muos ha partecipato al Consiglio provinciale straordinario, ha chiarito le sue posizioni: “Anche se il sistema di comunicazione satellitare della marina Usa non è stato ancora realizzato, gli abitanti di Niscemi sono costretti a subire le onde elettromagnetiche a bassa e bassissima frequenza emesse da oltre quaranta antenne, ubicate all’interno di una sughereta, che hanno un raggio di azione di circa settanta chilometri, e delle quali chiediamo lo smantellamento”.

I niscemesi chiedono verità e pretendono risposte dagli amministratori regionali circa le responsabilità sui gravi danni alla salute certificati dai medici di base del territorio interessato.

“E’ indispensabile effettuare uno studio clinico nei centri di assistenza e ospedalieri per accertare se si è registrato nel tempo una maggiore incidenza di patologie verosimilmente collegabili all’emissione di onde elettromagnetiche” ha affermato Enrico Parano, componente Consiglio del Cnr e medico pediatra.

Il presidente del consiglio provinciale Giovanni Leonardi ha aggiunto:  “Il grave problema non è circoscritto al territorio di Niscemi ma riguarda l’intero territorio dell’Isola. Garantisco sicuramente il sostegno alle iniziative No Muos sia come cittadino sia come politico, una battaglia che appartiene a tutti i siciliani al di là delle appartenenze politiche”.

 

 

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