A Pharmevolution si guarda alla Francia come modello da seguire


Philippe Liebermann, rappresentante della delegazione francese, è stato ospite di questa edizione di Pharmevolution, la convention-evento organizzata al Centro Etnafiere di Belpasso (Ct). In occasione del suo intervento Liebermann ha raccontato Il futuro delle farmacie in Francia con un farmaco sempre più costoso, nuovi trattamenti e un servizio sempre più personalizzato all’utente. Questo il quadro offerto agli italiani in occasione dell’edizione 2014. La Francia, quindi, è il modello a cui affidarsi e puntare.

La Francia nazione ospite

Questa quarta edizione di Pharmevolution, organizzata da Federfarma Catania, pone al centro la Francia e il suo modello. Al centro della relazione di Liebermann c’è l’attuale modello di remunerazione francese. Grazie agli accordi firmati, questo modello spalma su 5 anni la transizione a un sistema misto composto per il 25 % da onorario professionale e per il 75 % dal margine sul prezzo.

I farmacisti italiani aspirano a questo modello. Al momento, però, non si trova un margine di dialogo con le istituzioni di competenza. Un aspetto, quest’ultimo, sottolineato sia dalla presidente nazionale di Federfarma Anna Rosa Racca sia dal vicepresidente Giaocchino Nicolosi.

Il nuovo sistema di remunerazione entrerà in vigore secondo le seguenti modalità: l’1 gennaio 2015 i farmacisti riceveranno un onorario (fee-for-service) di 80 centesimi (iva esclusa) ogni volta che dispenseranno una confezione di farmaco rimborsabile.  All’onorario verrà applicata anche la tariffa di rimborso. Ci sarà, inoltre, un onorario aggiuntivo di 50 centesimi per i farmacisti, iva esclusa, in caso di dispensazione di 5 confezioni all’interno della stessa ricetta. A questo si aggiunge che l’ammontare dell’onorario a confezione verrà portato a 1 euro (iva esclusa). L’aumento è previsto per  l’1 gennaio del 2016.

Sindacati e controparte pubblica – spiega Philippe Liebermann – si sono accordati affinché l’onorario sia parametrato, prima possibile, non più alla confezione ma alla ricetta. L’accordo prevede anche l’implementazione della ricetta elettronica. Ciò renderà la remunerazione del farmacista meno dipendente dal volume delle vendite”.

 

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